Immagina Cutrofiano
#immaginacutrofiano I Cittadini Riprogettano Cutrofiano
Appartiene al gruppo PROCESSI TERRITORIALI
Il principio forte è “fare comunità, facendo parte della Comunità”, partendo, in questo caso, dal patrimonio storico materiale rappresentato dall’intervento previsto dall’amministrazione comunale del Palazzo Filomarini o Palazzo della Principessa, interpretato attraverso gli occhi della comunità, come laboratorio urbani all’interno del poter discutere di tutti i temi sviluppo, accessibilità e sostenibilità.
Occorre ricordare che i Beni Comuni non sono legati alla proprietà pubblica o privata ma al fatto che soddisfano bisogni comuni e,come tali, possono dare risposta alle esigenze della comunità.In un momento di crisi del modello economico tradizionale i beni comuni sono una risorsa preziosa che puòcontribuire in maniera decisiva a soddisfare i bisogni di tutti.
Gli spazi comuni rappresentano i luoghi collettivi delterritorio riconosciuti dalla comunità. Gli spazi comuni appartengono alla comunità che deve partecipare inprima persona alla loro gestione mettendosi accanto alle istituzioni.In questo modo gli spazi comuni diventano i luoghi generatori di soluzioni condivise ai temi comuni e dicostruzione sul campo di comunità solidali.
Per arrivare a definire, però, ad una strategia di rivitalizzazione del Centro Urbano di Cutrofiano (ed in particolar modo Palazzo Filomarini) occorre partire dal concetto di Territorio in senso globale. Questo perché, la bontà dell’idea di puntare a riqualificare prima una zona di Cutrofiano, rispetto ad un’altra potrebbe suscitare una senso di non partecipazione da parte della Comunità in quanto gli interventi non sono direttamente riconducibili ad aree territoriali di loro interesse (es: chi abita nelle periferie potrebbe non sentire inutile la qualificazione del Centro Città)
Ciascuna delle fasi prevede delle attività specifiche avranno lo scopo di incentivare forme di collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione per valorizzare il patrimonio del comune rappresentato dall’insieme del patrimonio culturale materiale, legato attualmente all’investimento che il Comune deve procedere a realizzare per la ristrutturazione del Palazzo Filomarini, e del patrimonio culturale immateriale, legato alle tradizioni folkloristiche locali: è questo l'obiettivo prioritario della partecipazione attiva e per la collaborazione dei cittadini.
L'amministrazione comunale ha inteso, dunque, avviare un percorso di consultazione della cittadinanza per raccogliere idee e suggerimenti in merito alla riorganizzazione del territorio comunale con l’obiettivo di migliorare gli spazi culturali comuni e gli spazi che saranno presto fruibili e alla organizzazione degli eventi culturali del Comune di Cutrofiano,
L’intero processo avrà come finalità
• Portare i cittadini ad un senso di Responsabilità Condivisa
• Stimolare la Partecipazione Attiva nei processi decisionali di sviluppo del Paese
• Riaccendere Il Senso Di Appartenenza ad una Comunità
Dal processo invece ci si aspetta come risultati:
• Mappatura dei punti di forza e debolezza di Cutrofiano
• Recupero della memoria storica
I contributi emersi da questa discussione pubblica sono stati recepiti e sintetizzati nella presentazione al pubblico delle risultanze.
Il sistema delle relazioni sociali del Comune di Cutrofiano è legato ad una popolazione anziana con poca interazione con i giovani, che sono attratti per lo più dai grandi centri. In generale il processo di esodo, seppure, lento, coinvolge sempre di più la popolazione dai 16 anni in più.
OBIETTIVO PRINCIPALE era incentrato sull’idea di far sentire di nuovo il cittadino al centro della Comunità e dunque “fare comunità facendo parte della comunità”, in stretta correlazione con gli obiettivi secondari
Obiettivi secondari della proposta di processo partecipativo, che si è inteso ricavare dalla discussione insieme alla comunità sono stati:
1) definire una strategia di rivitalizzazione del Centro urbano di Cutrofiano;
2) innovare gli eventi culturali collegati alla città
3) mappare i bisogni rilevanti e non rilevati della comunità.
Il percorso da avviare è utile a:
1) beneficiare delle informazioni, risorse e proposte dei diversi stakeholder;
2) ridurre gli oneri amministrativi, i ritardi e i conflitti nell’implementazione delle politiche e nella gestione dei servizi collegati alla messa a regime di un’opera di interesse pubblico;
3) ottimizzare i risultati, specialmente in ambiti – quali la cultura e il territorio –dove il successo di una politica dipende fortemente dalla capacità di incidere e modificare i comportamenti degli individui.
Per arrivare a definire una strategia di partecipazione inclusiva e realmente partecipata occorre partire dal concetto di Territorio in senso globale. Questo perché, la bontà dell’idea di puntare a riqualificare prima una zona di Cutrofiano, rispetto ad un’altra potrebbe suscitare una senso di non partecipazione da parte della Comunità in quanto gli interventi non sono direttamente riconducibili ad aree territoriali di loro interesse (es: chi abita nelle periferie potrebbe non sentire inutile la qualificazione del Centro Città)
L’intero processo dovrebbe avere come finalità
• Portare i cittadini ad un senso di Responsabilità Condivisa
• Stimolare la Partecipazione Attiva nei processi decisionali di sviluppo del Paese
• Riaccendere Il Senso Di Appartenenza ad una Comunità
La metodologia partecipativa scelta per strutturare il percorso di partecipazione attiva ha previsto una serie di attività composte da
· Tavoli tematici di approfondimento con specifici attori su particolari temi
· Incontri mirati con singoli soggetti ed enti
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