Pietre miliari
Percorsi per una comunità di patrimoni
Sezione 1. Letture del territorio: analisi del patrimonio mappato dalla comunità
Questa sezione decodifica il patrimonio culturale di Noci attraverso lo sguardo dei suoi abitanti. L'analisi dei dati raccolti tramite la mappatura collaborativa sulla piattaforma CityOpenSource è un'interpretazione delle geografie identitarie, delle memorie e dei valori che la comunità ha scelto di mettere in evidenza, offrendo una base di conoscenza autentica e condivisa per la pianificazione culturale.
1.1 Le categorie della memoria collettiva: analisi quantitativa e qualitativa
Il laboratorio partecipativo del 10 maggio 2025, dedicato alla co-produzione della lettura del territorio e al co-design del racconto ha rappresentato un momento cruciale del percorso, portando alla definizione collettiva di 11 categorie di mappatura. Questa tassonomia, nata dal basso, fornisce un sistema di classificazione indigeno, un vocabolario comune attraverso cui la comunità ha potuto leggere e organizzare il proprio patrimonio materiale e immateriale. L'analisi del file di dati rilasciato dalla piattaforma CityOpenSource al 16.7.2024 permette di quantificare e qualificare l'utilizzo di queste lenti interpretative.
L'analisi quantitativa dei 106 elementi mappati al 24.07.2025 rivela una netta prevalenza della categoria Luoghi-Memoria, che raccoglie 87 segnalazioni. Seguono con distacco Noci e le Arti con 5 segnalazioni, Archivio Emotivo con 2, e le altre categorie con una o nessuna segnalazione. Questo dato non è neutrale: indica che l'identità collettiva di Noci, nel contesto di questo processo, si ancora primariamente alla sua storia tangibile, ai suoi monumenti, alle sue strade e alle figure che ne hanno segnato il passato.
Il Piano Culturale deve riconoscere e partire da questa solida base di interesse per il patrimonio storico, utilizzandola come leva per coinvolgere la comunità. Al contempo, una strategia matura dovrà promuovere un riequilibrio, stimolando la mappatura e la valorizzazione anche delle altre forme di patrimonio (rurale, artistico, immateriale, emotivo), per arricchire la narrazione collettiva e dare voce a “storie minori”, in linea con gli indirizzi del Documento finale del monitoraggio partecipativo per la redazione del programma biennale dei Luoghi della Memoria.
L’analisi quantitativa fotografa l'esistente e fornisce un orientamento per la strategia futura: consolidare il punto di forza della memoria storica e, al contempo, investire deliberatamente sulle categorie meno rappresentate per costruire una narrazione più equilibrata e completa del patrimonio nocese.
La tabella 1 presente nell'allegato Sezione 1 presenta la frequenza e l'analisi qualitativa delle categorie di mappatura di Pietre Miliari.
1.2 Geografie dell'identità nocese: temi emergenti dalla mappatura
L'analisi aggregata dei dati mappati e delle voci istantanee degli stakeholder raccolte durante lo sviluppo dei laboratori rivela alcuni temi narrativi trasversali che definiscono la geografia identitaria di Noci.
La Comunità Educante come ecosistema attivo. La mappatura di scuole e biblioteche, unita al ruolo centrale di enti come l'Istituto Comprensivo Pascoli-Cappuccini, la Biblioteca Amatulli e la libreria Fatti di Carta nel processo Pietre Miliari, dimostra che il Patto per la Lettura e il Patto Educativo di Comunità sono ecosistemi vivi e reti di fiducia e collaborazione già operanti. Il successo del processo partecipativo è una conseguenza diretta della preesistenza di queste alleanze. Il Piano Culturale, pertanto, dovrà agire come catalizzatore di queste sinergie, fornendo una cornice strategica e risorse per potenziarle.
Il dialogo tra centro e campagna. Sebbene la mappatura effettiva si sia concentrata sui luoghi della memoria urbana, la stessa definizione di categorie come Noci di Pietra (con le sue gnostre e portali) e Noci Rurale (con masserie, muretti a secco e tratturi) rivela una profonda consapevolezza del legame indissolubile tra il nucleo urbano e il suo paesaggio agricolo. Questa visione integrata è fondamentale. Il Piano Culturale dovrà superare un approccio centro-centrico per promuovere itinerari e progetti che connettano il centro antico con le campagne, valorizzando il patrimonio rurale come elemento costitutivo dell'identità nocese, in linea con le strategie regionali di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Noci e il mondo: un'Identità aperta e inclusiva. La proposta di categorie come Noci e il Mondo e Ambasciatori di Noci, assieme il coinvolgimento di realtà come la cooperativa Dalima, che si occupa di accoglienza, evidenziano una visione non isolazionista dell'identità locale. La comunità riconosce il valore sia di chi è partito, portando un pezzo di Noci nel mondo, sia di chi è arrivato, arricchendo il tessuto sociale con nuove culture e prospettive. Il Piano dovrà quindi integrare pienamente azioni volte a promuovere l'interculturalità, il dialogo e il turismo delle radici, valorizzando questa dimensione dinamica e plurale dell'identità nocese.
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