Foggia900

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fonte: {"body":{"en":"","es":"","it":"<h3><strong>A.1. Matrice di corrispondenza e sistema degli obiettivi per il Welfare Culturale Urbano di Foggia</strong></h3><p>Un passaggio cruciale per la costruzione di questo documento guida è la verifica della coerenza tra le istanze emerse dal percorso partecipativo \"Foggia 900\" e le direttrici strategiche del \"Documento di indirizzo per il programma biennale dei Luoghi della Memoria\" di Puglia Culture per Regione Puglia. Questa analisi comparativa è fondamentale per legittimare le proposte della comunità, facilitarne l'adozione da parte del decisore pubblico e posizionare l'esperienza di Foggia come un modello virtuoso di applicazione territoriale della L.R. 10/2020.</p><p>Le aspirazioni della comunità foggiana rappresentano una declinazione concreta e innovativa degli indirizzi identificati da Puglia Culture.&nbsp;</p><h3>La seguente matrice di corrispondenza illustra, attraverso alcuni esempi significativi, questo allineamento, collegando le evidenze emerse da \"Foggia 900\" ai corrispondenti nodi dell'<a href=\"https://www.luoghidellamemoriapuglia.it/diario/gli-alberi-della-memoria/\" target=\"_blank\">Albero degli Obiettivi regionale</a>. Questa mappatura fornisce al Comune di Foggia una traduzione operativa delle istanze partecipative nel linguaggio della programmazione, facilitandone l'integrazione nelle future Linee Programmatiche. <strong>(Cfr. documento allegato Parte IV)</strong></h3><p><br></p><p>Da questa analisi di corrispondenza discende un <strong>Sistema di Obiettivi per un welfare culturale urbano di Foggia</strong>, che adatta e contestualizza la struttura regionale alle priorità emerse localmente.</p><p><strong>Patrimoni e racconto per nuove strade di ricerca</strong></p><ul><li><strong>OB. GEN. 1: LA MEMORIA VIENE TRASMESSA</strong></li><li>OB. Sp.1: C'è consapevolezza del patrimonio locale</li><li>R.1.1: La partecipazione attiva della gente ai grandi cambiamenti storici è valorizzata</li><li>R.1.2: È favorita la conoscenza e la condivisione intergenerazionale</li><li><strong>OB. GEN. 2: LA MEMORIA È DIVULGATA</strong></li><li>OB. Sp.2: Le storie sono raccontate con una narrazione \"leggera\" (Cfr. Calvino)</li><li>R.2.1: È effettuata la digitalizzazione del patrimonio culturale</li><li>R.2.2: Le modalità di raccolta e di trasmissione della memoria orale sono diffuse</li><li><strong>OB. GEN. 3: LE STORIE SONO RICOSTRUITE</strong></li><li>OB. Sp.3: Le narrazioni favoriscono sempre nuove strade di ricerca</li><li>R.3.1: C'è molta attenzione per la memoria orale</li><li>R.3.2: I racconti orali sono riconosciuti come documenti della memoria</li></ul><p><br></p><p><strong>Diffusione, completezza, implementazione dei documenti</strong></p><ul><li><strong>OB. GEN. 4: LE STORIE SONO DOCUMENTATE</strong></li><li>OB. Sp.4: I documenti sono implementabili</li><li>R.4.1: Gli utenti della piattaforma di consultazione dell'archivio digitale sul web possono interagire con il database, aggiungere o correggere informazioni</li></ul><p><br></p><p><strong>Condivisione della conoscenza e consapevolezza</strong></p><ul><li><strong>OB. GEN. 5: LA MEMORIA DEI LUOGHI È CONDIVISA</strong></li><li>OB. Sp.5: È favorita la conoscenza e la condivisione intergenerazionale</li><li>R.5.1: Le scuole sono coinvolte</li><li><strong>OB. GEN. 6: LA MEMORIA DEI LUOGHI È COMPRESA</strong></li><li>OB. Sp.6: C'è percezione del peso specifico del singolo dentro le grandi narrazioni</li><li>R.6.1: I luoghi della memoria sono interconnessi con gli itinerari e cammini</li></ul><p><br></p><p><strong>Vitalità dei luoghi e della comunità</strong></p><ul><li><strong>OB. GEN. 7: I LUOGHI DELLA MEMORIA SONO VALORIZZATI</strong></li><li>OB.Sp.7: La memoria storica dello spazio emerge</li><li>R.7.1: I luoghi della memoria sono interconnessi tra loro.</li></ul><p><br></p><h3><strong>A.2. Proposte operative dal laboratorio conclusivo di Foggia 900&nbsp;&nbsp;</strong></h3><p>Le seguenti proposte operative sono state elaborate dai partecipanti durante il laboratorio finale del 24 giugno 2025. Esse rappresentano la voce autentica e creativa della comunità convenuta. Offrono un sistema di idee concrete per dare corpo alle linee guida strategiche.&nbsp;</p><p>Un welfare culturale urbano per Foggia, secondo i partecipanti, deve fondarsi su un sistema equilibrato di storie personali, rigore scientifico, narrazioni creative, tecnologie immersive e pratiche laboratoriali.</p><p><strong>Per la creazione di spazi fisici e relazionali:</strong></p><ul><li>Le <strong>biblioteche solidali nei quartieri</strong>, aperte in poli generativi preesistenti, devono diventare i luoghi della raccolta di <strong>storie personali</strong>, incluse quelle degli stranieri che arrivano in città. Il luogo fisico siamo noi, nei nostri luoghi già disponibili.</li><li>In questi spazi si possono sviluppare <strong>laboratori di memorie</strong>, in stretta connessione con gli archivi diffusi.</li><li>Il <strong>rigore scientifico</strong> deve guidare la cura dell'Archivio Storico comunale del Novecento, attualmente inaccessibile, connettendolo a queste biblioteche di quartiere.</li><li>La <strong>narrazione creativa</strong> può avvenire nei punti di aggregazione informali e diffusi che già esistono, non ancora messi in rete.</li><li>I giovani, immersi nei luoghi, possono compiere <strong>attraversamenti</strong> e \"reunion per ferite di varie altezze\", incontrando veterani e riscoprendo tracce del passato.</li></ul><p><br></p><p><strong>Per un approccio inclusivo verso le nuove generazioni:</strong></p><ul><li>I luoghi di comunità devono essere <strong>laboratori per condividere i saperi</strong>. I ragazzi sono veloci e richiedono un approccio dinamico. È necessario trovare un equilibrio tra i \"due ritmi di passo\", quello degli adulti e quello dei giovani.</li><li>La <strong>narrazione creativa</strong> deve affrontare temi difficili come il senso delle azioni militari e il peso delle armi, per costruire un'autentica <strong>educazione alla pace</strong>, in un processo di co-creazione intergenerazionale.</li></ul><p><br></p><p><strong>Per l'attivazione di reti collaborative:</strong></p><ul><li>Le <strong>storie personali</strong>, quando condivise, incrementano il patrimonio comune e attivano \"fraterne collaborazioni e nuove amicizie\".</li><li>I <strong>laboratori</strong> devono funzionare come reti connettive tra gli archivi, per imparare a \"fare davvero insieme\".</li><li>Per una <strong>narrazione creativa</strong> efficace \"ci vuole pazzia. Ci vuole pazzia per ricordare 80 anni dei folli di guerra\". Da qui nasce la proposta di <strong>(S)Memoranda</strong>, un festival della memoria cogenerato, che parta da un piccolo gruppo per trascinare gli altri.</li></ul><p><br></p><p>L'<strong>Università di Foggia</strong> ha un ruolo cruciale come \"driver aggregatore\", tessendo il coordinamento e la governance della rete e sviluppando la sua terza missione \"uscendo da se stessa\".</p><p><br></p><p><br></p>"},"title":{"en":"","es":"","it":"Parte IV. Allegato Tecnico: Strumenti per l'attuazione"}}

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