UP - Urbanistica Puglia
Revisione della Legge Urbanistica Regionale (L.R. n.20/2001)
Il tempo del territorio: patrimoni, memorie, usi temporanei
Terzo appuntamento del processo partecipativo UP -Urbanistica Puglia, il percorso diffuso avviato dalla Regione Puglia nell'ambito del processo di redazione della nuova legge urbanistica regionale.
Il laboratorio, aperto alla partecipazione di cittadini, istituzioni e associazioni territoriali, è un momento di confronto e riflessione sui temi in discussione, con il contributo e l'intervento di testimoni esperti e facilitatori. L’obiettivo è continuare la raccolta di raccomandazioni utili all’urbanistica, per produrre conoscenza diffusa, fare comunità, generare cambiamento per il governo del territorio pugliese.
Raccomandazioni emergenti
- valorizzare e integrare patrimoni e memorie. Riconoscere l'importanza di beni culturali, memorie e paesaggio, spesso a rischio di oblio, adottando diverse prospettive di valorizzazione per non perdere opportunità progettuali e implementare una visione strategica nel governo del territorio;
- incentivare la conoscenza profonda e diffusa del territorio, percepita come auto-consapevolezza collettiva, raccogliendo memorie e identità per un insieme unitario e definendo obiettivi chiari;
- rinnovare la pianificazione e la governance. Promuovere una conoscenza che anticipi il futuro, coinvolgendo attivamente tutti i cittadini e le comunità nel processo di pianificazione, attraverso dialoghi costanti e un ascolto profondo delle loro esigenze e desideri;
- superare i modelli rigidi e centralizzati di pianificazione, favorendo una visione come processo continuo basato sulla partecipazione, che tenga conto dei diversi livelli di comunità e dei molteplici sistemi di conoscenza;
- affrontare la trasformazione dei centri storici con norme più semplici, chiare e flessibili, che superino la frammentazione degli interventi e siano adattabili a nuove pratiche e usi;
- garantire la certezza degli iter amministrativi e unificare le normative (urbanistica, paesaggio, transizione ecologica e climatica) per un quadro generale coerente di gestione e trasformazione del territorio;
- promuovere la partecipazione di tutti (esperti e collettività) per le funzioni vitali del territorio, creando sinergie che uniscano passato e futuro e che mirino al benessere collettivo;
- generare cambiamento per la qualità della vita: rendere le comunità protagoniste, trasformandole in "parchi di conoscenza, consapevolezza e condivisione" che diano priorità alla qualità della vita;
- ridisegnare lo scenario urbano considerando il paesaggio come elemento chiave del tessuto urbanistico futuro, su cui costruire politiche adeguate alla valorizzazione dei patrimoni;
- lavorare sulla "cultura dell'abitare", sulla consapevolezza degli usi e delle preesistenze, sui valori materiali e immateriali, e sulla rigenerazione di una vivibilità sostenibile;
- modellare un progetto politico multi-scala, definendo ruoli e responsabilità chiare tra gli enti e garantendo un passaggio di testimone efficace tra i diversi livelli di governance;
- riconnettere la dimensione sociale ai luoghi fisici attraverso azioni comunitarie, sfruttando il potenziale operativo degli Enti del Terzo Settore per non perdere opportunità progettuali e stimolare sinergie territoriali.
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