UP - Urbanistica Puglia
Revisione della Legge Urbanistica Regionale (L.R. n.20/2001)
Biodiversità, agrifood, economia circolare
A Foggia, nella Sala Fedora del teatro "U. Giordano", si svolge il secondo appuntamento di UP - Urbanistica Puglia, il programma di partecipazione diffuso avviato dalla Regione Puglia nell'ambito del processo di redazione della nuova Legge Urbanistica Regionale, con l’obiettivo di restituire all’urbanistica un ruolo centrale nel dibattito pubblico.il secondo laboratorio itinerante per approfondire temi strategici legati a una nuova visione dell'urbanistica. :
L'incontro approfondisce il tema "Biodiversità, agrifood, economia circolare" e si apre alla riflessione collettiva di cittadini, istituzioni e associazioni territoriali, con la partecipazione di testimoni esperti e facilitatori, che guidano l'attività laboratoriale sui temi oggetto di discussione. L’obiettivo è definire insieme raccomandazioni per produrre conoscenza diffusa, fare comunità, generare cambiamento per il governo del territorio pugliese.
Le raccomandazioni emergenti
- Riconoscere e integrare il valore multifunzionale degli orti urbani. Gli orti devono essere riconosciuti e integrati nei piani urbanistici non solo per la coltivazione, ma per il loro valore collettivo, didattico e terapeutico. Sono strumenti chiave per la riqualificazione di aree sottoutilizzate, la promozione della biodiversità urbana, la mitigazione degli impatti ambientali e il contrasto al degrado, incoraggiando pratiche sostenibili come il risparmio idrico.
- Promuovere nuovi modelli di governance partecipata e degli spazi comuni. È fondamentale potenziare il ruolo degli amministratori locali nel facilitare il dialogo e garantire l'accesso al cibo, promuovendo l'autoproduzione in "terzi luoghi" da rafforzare. Questo include l'opportunità di destinare le coperture piane degli edifici di edilizia residenziale pubblica a orti urbani, coinvolgendo attivamente le comunità, specialmente nelle periferie.
- Incentivare un'economia territoriale circolare e rigenerativa. Si deve promuovere un sistema virtuoso che riduca gli scarti e valorizzi il ruolo di ogni individuo, perseguendo una visione futura che coniughi identità ed economia. Ciò implica il recupero e il restauro di terre e immobili abbandonati (come vecchi mulini e borgate rurali) per riscoprire la ricchezza dei campi e gettare le basi per un'agricoltura 2.0 e un nuovo paesaggio fatto di cura e rispetto.
- Investire nella diffusione della conoscenza e nella formazione delle comunità La consapevolezza sui temi si costruisce attraverso l'azione e la partecipazione attiva. È cruciale potenziare la comunicazione con le persone, organizzando incontri tematici e coinvolgendo attivamente scuole e università per formare e sensibilizzare le nuove generazioni, rendendole protagoniste del cambiamento territoriale. Si suggerisce di recuperare studi e testimonianze dimenticate, valorizzare il selvatico urbano e promuovere modelli regionali sostenibili.
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