VI Piano Regionale delle Politiche Sociali 2026 - 2028
Costruiamo insieme, partendo dai territori, per i territori
This process belongs to PROCESSI REGIONALI
Regione Puglia
Il dipartimento Welfare della Regione Puglia lancia il percorso partecipativo per definire il nuovo Piano Regionale delle Politiche Sociali, partendo dal coinvolgimento diretto dei cittadini.
In coerenza con i principi di trasparenza, equità, universalità e sussidiarietà, la Regione Puglia intende promuovere, in vista della redazione del VI Piano Regionale delle Politiche Sociali, un percorso articolato, blended e partecipato, orientato al coinvolgimento attivo di tutti i soggetti istituzionali, sociali e civici interessati.
La metodologia adottata prevede l’integrazione di strumenti digitali di consultazione pubblica con incontri territoriali in presenza, al fine di garantire una capillare e qualificata partecipazione dell’intera cittadinanza, delle organizzazioni del Terzo Settore, degli enti locali e degli stakeholder rilevanti. Obiettivo del processo è quello di intercettare e valorizzare istanze, criticità e proposte, rileggendo i bisogni delle comunità pugliesi anche alla luce dei mutamenti sociali, economici e demografici in atto.
Tale approccio, ispirato a logiche di co-programmazione, si propone di rafforzare la capacità della pianificazione sociale regionale di essere realmente prossima ai territori, riducendo la distanza tra il livello strategico-decisionale, quello gestionale-operativo e la dimensione esperienziale del bisogno.
Il Piano guiderà gli interventi sociali dei prossimi anni, partendo quindi, anche in virtù delle risultanze delle riunioni delle Cabine di regia provinciali tenutesi nei mesi di febbraio e marzo scorsi, dall’individuazione: dei bisogni reali delle comunità; delle priorità su cui intervenire; delle risorse disponibili; dei criteri per garantire trasparenza ed equità.
Il processo prende avvio dalla costruzione della Relazione Sociale, elaborata con il contributo attivo dei 45 Ambiti Territoriali Sociali, in qualità di soggetti responsabili, insieme alla Regione Puglia, dell’attuazione delle politiche di welfare. La relazione, fondata su un esercizio di valutazione condivisa, è finalizzata a restituire un quadro analitico, aggiornato e documentato dei risultati raggiunti, delle prassi operative di maggiore efficacia e impatto, della loro trasferibilità su scala territoriale più ampia, nonché delle criticità e delle aree di bisogno ancora non adeguatamente valorizzate.
Una fase cruciale, aperta a tutti coloro che vivono, conoscono e operano quotidianamente nei sistemi di welfare: Ambiti Territoriali Sociali, Province, Comuni e loro organizzazioni di rappresentanza, organizzazioni sindacali e datoriali, enti del Terzo Settore e rispettivi organismi di rappresentanza, ordini professionali, altri soggetti pubblici coinvolti nella gestione dei servizi, cittadini e Garanti regionali.
Tutti gli attori sociali, istituzionali e civici sono invitati a inviare proposte, contributi progettuali o riflessioni libere, per orientare insieme le scelte future della Regione in tema di inclusione, cura e giustizia sociale. Abbiamo pensato al welfare come il motore di un processo di cambiamento, sociale e comunitario, dal basso, chiamato, da una parte, a raccordare, con una visione e una programmazione unitaria e lungimirante, la pianificazione sociale dei 45 Ambiti Territoriali Sociali, e, dall’altra, a provocare protagonismo sociale, creatività, innovazione, a promuovere solidarietà e cittadinanza, attuando e implementando il principio di sussidiarietà.
La seconda fase ”presentazione delle proposte” rappresenta il cuore del percorso: non un semplice momento consultivo, ma uno spazio concreto di co-costruzione democratica e corresponsabilità collettiva. Il Welfare, infatti, nella sua forma più aperta e partecipata, alimentata dalla sussidiarietà e dalla cittadinanza attiva, è essenziale per concorrere a rispondere a una domanda crescente di salute e benessere, individuale e collettivo, e a una molteplicità di bisogni, sempre più articolata e complessa, anche attraverso azioni di promozione e di prevenzione.
Il contesto sociale pugliese è in profondo mutamento: si rafforzano le disuguaglianze, emergono nuove fragilità, cambiano i bisogni e le forme della convivenza. Proprio per questo, oggi più che mai, la partecipazione attiva e consapevole diventa uno strumento indispensabile per leggere la complessità dei fenomeni, valorizzare le risorse comunitarie e costruire risposte integrate.
Il nuovo Piano Regionale delle Politiche Sociali sarà strutturato in Aree strategiche trasversali e priorità d’azione per lo sviluppo dei seguenti interventi:
- Governance, gestione associata e concertazione;
- Integrazione delle politiche di welfare;
- Sistema di welfare d’accesso;
- Politiche familiari e povertà educativa;
- Invecchiamento attivo;
- Promozione dell’inclusione sociale e contrasto alle povertà;
- Prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza;
- Politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e presa in carico della non autosufficienza;
- Politiche di genere e conciliazione vita-lavoro;
- Benessere e innovazione sociale: processi partecipativi e ruolo del Terzo Settore
Tutti gli interventi rafforzano le leve strategiche per affrontare le complesse sfide sociali del nostro tempo: dalla frammentazione delle reti di sostegno alla povertà educativa, dalla disuguaglianza di genere alla conciliazione vita-lavoro, dalla crisi abitativa a quella demografica, non dimenticando di affrontare i temi della disabilità e non autosufficienza, della povertà relazionale, della violenza di genere e familiare e dell’invecchiamento attivo. promuovendo altresì di modelli innovativi di partecipazione civica e welfare di comunità, anche attraverso l’integrazione delle politiche, la governance condivisa e il rafforzamento del ruolo del Terzo Settore.
Le azioni partecipative pubbliche sono attivate mediante due canali principali:
- la presentazione di proposte attraverso la piattaforma digitale regionale, aperta a tutti gli stakeholder (Ambiti Territoriali Sociali, province, comuni e loro organizzazioni di rappresentanza, organizzazioni sindacali e datoriali, enti del Terzo Settore e rispettivi organismi di rappresentanza, ordini professionali, altri soggetti pubblici coinvolti nella gestione dei servizi, cittadini e garanti regionali), per la raccolta di proposte, idee e suggerimenti;
- l’organizzazione di incontri pubblici territoriali, finalizzati al confronto diretto con le comunità locali e alla promozione di un dialogo aperto e costruttivo attorno ai temi strategici del welfare regionale.
L’insieme dei contributi raccolti sarà oggetto di sistematizzazione e analisi, al fine di elaborare il VI Piano Regionale delle Politiche Sociali.
La fase conclusiva consisterà nell’adozione formale del VI Piano Regionale delle Politiche Sociali da parte della Giunta Regionale.
L’intero processo è progettato non solo per garantire una programmazione più rispondente ai bisogni reali, ma anche per rafforzare i meccanismi di monitoraggio e valutazione dell’efficacia degli interventi. In tal modo, il sistema di welfare regionale potrà sempre più configurarsi non come mera erogazione di servizi, ma come relazione di cura, prossimità e responsabilità condivisa, espressione concreta di una comunità che si riconosce e si costruisce ogni giorno, insieme.
Compila i questionari
- Governance, gestione associata e concertazione
- Integrazione delle politiche di welfare
- Sistema di welfare d’accesso
- Politiche familiari e povertà educativa
- Invecchiamento attivo
- Promozione dell’inclusione sociale e contrasto alle povertà
- Prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza
- Politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e presa in carico della non autosufficienza
- Politiche di genere e conciliazione vita-lavoro
- Benessere e innovazione sociale: processi partecipativi e ruolo del Terzo Settore
Share: