PROGETTIAMO IL PARCO
#PROGETTIAMOILPARCO costruiamo insieme il Parco dell'Allegria
progettazione partecipata con la comunità di Martano
I due incontri di progettazione partecipata con la comunità di Martano si sono scolti nelle giornate 1 e 8 giugno 2021.
La metodologia utilizzata
La modalità del tutto insolita di condurre il primo incontro attraverso l'intervista e la passeggiata di quartiere ha permesso di coinvolgere direttamente e informalmente la popolazione nella discussione diretta sulla progettazione del Parco, che altrimenti sarebbe risultata poco incisiva, rispetto a quanto previsto a monte.
La scelta di optare verso questa modalità atipica di coinvolgimentoin entrambi gli incontri, è stata dovuta a molti fattori che hanno inciso nella contingenza degli eventi: la già scarsa propensione alla partecipazione degli abitanti di Martano, sfavorita dalla scelta di un luogo di incontro valutato come idealerispetto ad una convenzionale salaconferenza, come il Parco, hanno contribuito a non creare interesse all'incontro, nonostante la formidabile campagna promozionale a livello pubblico (manifesti, inviti) e individuale (coinvolgimento diretto attraverso i social network, la chiamata telefonica diretta, il passaparola, l'invito informale in loco ad ogni frequentatore del parco in quel momento). Pertanto, si è valutato di optare per una metodologia più snella, diretta e più libera, unendo alla Passeggiata di Quartiere anche una conversazione sui possibili interventi di progettazione dal basso del Parco.
Arrivando ad ottenere ottime indicazioni, che sono state puntualmente appuntare dal Sindaco e dal Consigliere presenti all'incontro, in vista di una delibera di giunta.
La comunità è stata coinvolta direttamente attraverso la metodologia della "passeggiata di quartiere". Ragazzi, anziani, famiglie, visitatori e conoscitori del parco hanno potuto dare il loro contributo, passeggiando nel Parco insieme al Sindaco Fabio Tarantino, al Consigliere ai Servizi Sociali Maria Rosaria Caracuta, al titolare socio della Cooperativa "Don Boisco", nonchè gestore del Parco Cesare Caracuta, e al facilitatore e animatore del processo Luigi Panico.
Durante la passeggiata, i partecipanti hanno potuto constatare quelli che sono i punti di forza e quelli di debolezza del parco, sui quali puntare per migliorarne la funzionalità, la bellezza e, in definitiva, la sua attrattività.
Ogni cittadino coinvolto nella Passeggiata, ha espresso la sua opinione andando ad individuare le criticità che dovrebbero essere affrontate e che invece rappresentano, ad oggi, un ostacolo allo sviluppo del luogo.
Una maggiore presenza di alberi
Uno degli aspetti emersi maggiormente e con maggiore incisività hanno riguardato una maggiore cura del verde pubblico, con un occhio di riguardo particolare sulla piantumazione di nuovi alberi in sostituzione di quelli tagliati o espiantati nell'attività di riqualificazione iniziale del Parco.
E' emerso che gli alberi abbattuti, che in definitiva erano secchi e rischiavano di cadere, hanno contribuito a rendere più spoglio il luogo, almeno nella parte antecedente al Parco.
Nonostante ciò, questa necessità ha permesso di creare un'area giochi molto più ampia rispetto a quella originariamente prevista, divenuta oggi uno spazio attrezzato e molto freuentata da bambini e famiglie.
Tuttavia, la presenza di un numero maggiore di alberi nel Parco, come è evidente nella zona retrostante dello stesso, permetterebbe secondo gli intervistati non solo di creare maggiore ombra, ma anche di ricreare un ambiente più accogliente e rilassante, anche grazie ad una maggiore presenza di fauna e di flora, contribuendo ad abbellire il luogo e a renderlo più confortevole e piacevole da vivere.
La presenza di maggiori alberi rispetto a quelli presenti va di pari passo con una maggiore cura del verde, peraltro già ottimale, nella zona di ingresso principale, dove alcuni giochi sono direttamente montati sull'erbetta.
La riduzione della vendita di alcolici
Un altro aspetto che è emerso e che risulta particolamente importante, dialogando con un gruppo di mamme sensibili al tema, riguarda la vendita di super-alcolici all'interno del Parco, nella fascia oraria maggiormente frequentata dai bambini e dalle famiglie.
Il bar presente all'interno del Parco è frequentato da signori che, per diverse e ovvie ragioni, fanno uso anhe continuato di bevande alcooliche.
Questa situazione, peraltro normale, crea situazioni di disagio alle famiglie, che si sentono costrette a non consumare al bancone del bar, con ovvie ricadute non solo a livello commerciale per il gestore del luogo, ma anche per la normale convivenza tra tutte le categorie sociali che frequentano il Parco.
L'evidente contrasto tra le posizioni delle mamme, che vorrebbero l'assenza totale di vendita di alcolici e superalcolici, e quelle dei gestori del locale, che invece evidenziano come non si possa negare una birra a chi viene nel parco anche per consumare una pizza, costringono ad avviare un processo di mediazione piuttosto articolato, che viene messo in moto attraverso la metodologia della focused conversation".
Si giunge così all'idea condivisa di evitare la vendita di superalcolici nella fascia oraria maggiormente frequentata dai bambini e comunque fino alle 19 di sera.
Il processo della focused conversation, purtroppo, non compare nel video degli incontri, perchè le madri non hanno voluto fornire il consenso alla privacy per la pubblicazione delle immagini. Ciò ha ridotto di molto l'impatto visivo del processo, soprattutto su un tema particolamente sensibile e chiave di tutto il percorso di progettazione partecipata, che a Martano è risultato essere particolamente difficile da attusare.
Un campetto di bocce
Un altro aspetto che è emerso e che è molto richiesto in paese, almeno da parete degli assidui frequentatori del parco, è l'idea di installare nella zona retrostante del Parco un campetto di bocce, dove gli anziani, ma anche i giovani e gli sportivi in generale, possano poter giocare all'aria aperta senza necessariamente essere rinchiusi all'interno del centro polisportivo.
Lo sport delle bocce è molto sentito a Martano, tanto che la cittadina salentina ha sempre avuto una rapprresentativa a livello professionistico, giocando nell'anno scorso addirittura in serie A.
Oltre alla prima squadra, la città di Martano ha anche rappresentative della bocciofila femminile e una scuola di preparazione e avvio allo sport, che viene annualmente coordinata da professionisti esperti del gioco oltre che da appassionati, all'interno dell'attrezzatissimo centro bocciofilo, appositamente costruito per le esigenze agonistiche di primo livello.
Avere un campetto di bocce all'interno del Parco, con le comodità che comporta anche in termini di spostamento, ma anche solo per ovvie esigenze di passatempo sportivo, sarebbe un'ottimo modo per valorizzare questo bellissimo spazio pubblico e renderlo ancor più frequentato e attivo.
Gli intervistati, sensibili a questo argomento, hanno contribuito anche ad individuare fisicamente la location ottimale per l'allestimento del campetto, che dovrebbe essere costruito nella parte retrostante il Parco, in una zona sotto gli alberi, particolamente incline a questo scopo.
Riqualificazione dell'anfiteatro
Intervistatori giovani che hanno fatto la Passeggiata insieme agli organizzatori del processo partecipativo, hanno invece posto l'attenzione sulla valorizzazione dell'anfiteatro, un luogo bellissimo che già era stato riqualificato con l'aggiunta di nuove e colorate sedie, la sistemazione del palcoscenico e del backstage e la pitturazione dell'intero spazio.
Alla stregua dell'esperienza pre-Covid di un paio di anni fa, quando fu organizzato un calendario di eventi culturali molto partecipato, i giovani coinvolti nella discussione hanno posto l'attenzione sulla necessità di poter ritornare a vedere spettacoli dal vivo all'interno dell'anfiteatro, una location ottimale e perfetta anche in vista delle misure sanitarie anti-Covid. In questo senso, alcuni ragazzi hanno espresso l'idea di attrezzare il palcoscenico dell'anfiteatro con una copertura amovibile, se non addirittura una copertura totale anche nei pressi delle gradinate del pubblico.
Viene anche posta l'attenzione alla fruizione dell'anfiteatro anche da parte dei soggetti disabili, oggi privata a causa delle barriere architettoniche.
La proposta che viene espressa più volte riguarda la costruzione di una rampatra il camminamento e il primo gradino degli spalti, per fare in modo che i disabili possano usfruire della partecipazione piena dell'anfiteatro, pur nella consapevolezza che essi possono comunque prendere parte agli eventi al suo interno da fuori, in quanto il luogo permette di essere fruito anche dall'esterno.
Maggiori panchine
Un altro intervento molto richiesto durante la cosiddetta Passeggiata di Quartiere nel Parco, espressa da giovani e anziani indifferentemente, è stata la necessità di avere un numero maggiore di panchine soprattutto nella parte retrostante, in quanto proprio questo settore del Parco si presta molto bene al relax individuale, essendo immerso nel verde e lontano dalla confusione ovvia che si crea nei pressi del bar e dei giochi.
Avere a disposizione maggiori panchine, possibilmente sotto gli alberi, contribuirebbe quindi ad una maggiore fruizione dello spazio pubblico non solo come polmone verde della cittadina, ma anche come luogo di socializzazione, di passatempo e di relax per tutte le categorie e i gruppi sociali.
La diversificazione dei giochi per i bambini
Altri interventi sono poi stati sporadicamente concentrati su unnumero maggiore di giochi per i bambini e sull'abbattimento delle barriere architettoniche nei pressi dell'ingresso posteriore del Parco, che sarebbe bello poter aprire per i disabili, immergendoli direttamente nel verde.
Questo il link degli incontri:
https://youtu.be/q-_ojguSlNs
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