Città Fertili
Le comunità che progettano
Sottoscrizione del MANIFESTO delle CITTA’ FERTILI ed avvio momento fondativo della rete con l’assemblea delle istituzioni facenti parte e la costituzione degli organi direttivi.
COSA. Costituzione formale della rete elaborazione di atti di programmazione e pianificazione con gli enti locali per l’attuazione degli esiti del processo partecipato (adozione strumenti) definendo la cornice regolamentare della rete;
Si individuano strumenti strategici per trasformare le città fertili a partire dalle esperienze maturate in loco.
COME. Fase più interna in grado di strutturare la rete. Prende le mosse da un incontro pubblico di restituzione dei risultati delle prime due. Ogni comune aderente dovrà fare proprio il MANIFESTO delle CITTA’ FERTILI tramite apposito atto deliberativo. Vi sarà la creazione dei primi strumenti comunicativi. Si provvederà alla definizione del regolamento interno che ogni Comune che aderisce deve fare proprio e che riguarderà l’adozione degli STRUMENTI DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA elaborati in seconda fase.
PERCHE’. Corrisponde al momento fondativo della rete con l’assemblea delle istituzioni facenti parte e la costituzione degli organi direttivi e la dotazione di un regolamento interno della rete delle Città Fertili.
Si riporta come esempio la delibera di approvazione da parte del primo comune della costituenda Rete delle Città Fertili, che vale sia come atto di impegno da parte dei partner pubblici (reali decisori di processo), sia come narrativa utile a comprendere lo stato dell’arte effettivo del processo di costituzione della stessa rete. Processo che con ogni evidenza è andato effettivamente nella direzione progettata e intrapresa ma, tuttavia, ha necessitato di maggiori approfondimenti e confronti intra e inter-istituzionali al fine di valutare meglio le forme giuridiche e strutturali della stessa rete. Il risultato raggiunto ad oggi è dunque la costituzione di un gruppo di pubbliche amministrazioni che facendo loro il MANIFESTO e il VADEMECUM come strumenti rispettivamente di visione e di azione, sottoscrivono e si impegnano a continuare nel percorso, ma non esistono ancora elementi giuridici di impegno reciproco.
Possiamo ritenere, così, che cominci la prima fase di follow-up, con un prontuario di azioni -il VADEMECUM- che interviene nella costante relazione che Città Fertile ha con i diversi comuni coinvolti, richiamabile anche negli accordi formali, punto di partenza di cabine di regia per l'attuazione, l'ulteriore implementazione e l'ibridazione delle idee e progettualità condivise.