MonopoliPartecipa
#monopolipartecipa #thinktank #rigenrazioneurbana #innescare #innovazionesociale Un percorso di partecipazione per proteggere lo Spazio
Patrimonio e Infrastrutture sono il cuore delle trasformazioni urbane e, allo stato dell’arte, con circa l’80% delle OOPP realizzate con il 100% di copertura finanziaria dimostra una capacità amministrativa specifica della città città di monopoli che si caratterizza per il dato interessante è che le coperture sono solo per 30% finanziamento pubblico e per il 70% sono finanziate attraverso flussi di cassa ordinari, derivanti per lo più dall’urbanistica. Questo indica un equilibrio e una sinergia tra i flussi di cassa ordinari dell’ente e la programmazione in controtendenza rispetto ai trend che circoscrivono l’attuale crisi degli enti locali.
L’Ente Comune di Monopoli e la comunità che amministra sono dunque pronti a sostenere una dimensione territoriale dello sviluppo.
All’interno di questo contesto nasce l’intuizione dell’amministrazione di un processo di rigenerazione urbana che guardi al livello successivo di landmark territoriale e che rappresenti in pieno i trend di sviluppo della costa dei trulli.
L’ex Area Militare, per la sua posizione strategica, si candida a essere un hub che catalizzi e acceleri tendenze già in atto nel territorio e che configurano uno schema di omogeneità territoriale che implementando il brand turistico verso un’economia endogena più complessa che riesca a tenere insieme la valorizzazione del territorio con l’innovazione in campo economico e sociale.
I flussi economici e logistici parlano di una diversa configurazione territoriale rispetto alla narrazione corrente su cui si basa la programmazione multilevel della zona, per cui è necessario ridisegnare la rete delle relazioni strategiche, pubbliche e private.
Think Tank parte dalla definizione delle funzioni dell’area e ciò significa, innanzitutto, costruire lo schema dell’interesse collettivo, trovare un equilibrio tra le destinazioni d’uso e la qualità dell’area, e creare, intorno a essa, un partenariato economico e sociale in grado di sostenere sia la fase di riqualificazione sia l’intero ciclo di vita dell’intervento.
Parlare di funzioni, significa parlare di servizi, sia di quartiere, sia territoriali, ma anche della riconoscibilità dell’intervento da parte della comunità che conferisce valore simbolico all’area e sostenibilità ambientale, che non è solo paesaggistica, ma territoriale, in equilibrio tra gli spazi di vita antropizzati e i valori percettivi paesaggistici del contesto storico, architettonico e paesaggistico.
L’EX AREA MILITARE (mappa)
L’area militare tra le vie Arenazza e Viale Aldo Moro, sviluppa complessivamente una superficie pari a mq. 40.000,00. Il sito è tipizzato nel vigente PUG quale “AREA MILITARE”, attraverso la procedura amministrativa attivata avrebbe quali nuove destinazioni d’uso e le modalità attuative- definite dal PUG/P, l’art. 39/P- aree per “PARCHI E SERVIZI PUBBLICI A STANDARDS URBANO”.
Lo stato di abbandono e la mancanza di verde dell’Area Militare incide sulla questione della permeabilità dei suoli che determina disagi idrogeologici, compromettendo la resilienza urbana, con ripercussioni sulla vivibilità dei sistemi urbani limitrofi.
Nell’area sono presenti immobili e gli ex capannoni di uso militare che necessitano di riqualificazione e rifunzionalizzazione.
Compromessa risulta, inoltre, l’accessibilità al sito e la connessione dello stesso con il resto del tessuto urbano.
Per tanto, l’area è caratterizzata da fenomeni di insicurezza e degrado anche sociale, oltre a costituire un onere passivo e infruttuoso per il bilancio dell’ente
Tale situazione, su attivazione della divisione Urbanistica, è oggetto di un Protocollo di Intesa tra Organizzazioni Pubbliche e Private e la P.A. mirante alla individuazione di nuove forme di sostenibilità sociale e ambientale degli interventi di trasformazione e, al fine di implementarne efficacia e la trasparenza, l’amministrazione ha scelto di integrare le procedure urbanistiche con un processo partecipativo.
IL PROCESSO È IMPERNIATO SUL COINVOLGIMENTO DEI TRE PILASTRI DELLO SVILUPPO
a. COMUNITÀ
b. PARTENARIATO ECONOMICO SOCIALE
c. ISTITUZIONI, PER AREE E SCALE DI COMPETENZA
ESSENDO L’AREA OGGETTO DI INTERVENTO PARTE DI UN SISTEMA URBANO E TERRITORIALE, CON LE RELATIVE FUNZIONI DI SCALA E LE COMUNITÀ DI RIFERIMENTO.