Gallery: un osservatorio partecipante
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Consumo di suolo e cambiamenti climatici nel Salento
PROPOSTE
1) Chiedere ai comuni di individuare aree per la piantumazione di alberi, sostenere e incoraggiare i privati proprietari dei terreni a collaborare. 2) Chiedere alle amministrazioni maggiore attenzione nella gestione del verde pubblico incentivando forme di partecipazione sussidiaria con la comunità residente. 3) Proporre alle amministrazioni di favorire le attività di piantumazione da parte di associazioni e cittadini. 4) Sollecitare i comuni a dotarsi del piano di fabbisogno energetico e di strategie più efficaci per la diffusione di fonti energetiche pulite guardando alle esperienze positive già sperimentate. 5) Incoraggiare la politica dei recuperi o delle valorizzazioni immobiliari a sostegno dello “stop” al consumo di suolo.L’impatto ambientale e sociale delle grandi opere sul territorio. Gli usi attuali del suolo e i potenziali interventi di rinaturalizzazione delle aree paesaggistiche danneggiate.
Partner: Comitato SOS 275
Ospite: LUA – Laboratorio Urbano Aperto
Collaborazioni: Abitare i Paduli
L’Associazione Comitato SOS 275 da anni si occupa della salvaguardia del patrimonio naturalistico e paesaggistico, facendosi portavoce di un uso sostenibile del suolo pubblico. Condividendo la stessa tematica, l’Associazione Parco Paduli – Laboratorio Urbano Aperto (LUA) è impegnata nel settore della progettazione partecipata, intesa come strumento in grado di potenziare e influenzare la pianificazione territoriale. Durante l’incontro, le due associazioni porteranno in campo le proprie esperienze rispetto al particolare tema che connette la progettazione alternativa del territorio alla pianificazione delle grandi opere pubbliche.
Contesto tematico
I dati sul consumo di suolo diffusi nell’ultimo rapporto 2019 dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), confermano che in Italia non si arresta il consumo di suolo.
Il cemento avanza alla velocità di due metri quadrati al secondo. Fra le grandi città solo Torino sembra essere la più virtuosa, Roma è quella che divora più ettari di tutti. Il Salento si posiziona fra le aree in cui il consumo di suolo è maggiore: nel 2018 sono oltre 110 gli ettari di suolo consumati al giorno. È un incremento da maglia nera: +14,58% rispetto al 2017.
La provincia ha scarsità di territorio libero e, aggiungono gli esperti, è incapace talvolta di tutelare perfino le zone protette.
Negli ultimi mesi il dibattito pubblico sui cambiamenti climatici si è intensificato a livello globale. Sono molte le occasioni in cui le giovani generazioni chiedono a gran voce una inversione di tendenza e un’azione concreta da parte dei governi per contrastare l’inesorabile aumento della temperatura del pianeta.
A detta della comunità scientifica internazionale dei climatologi, l’aumento della temperatura sarebbe la causa dei cambiamenti climatici. Ne osserviamo, infatti, gli effetti attraverso i fenomeni atmosferici distruttivi e una generale tropicalizzazione del clima. Negli ultimi due anni in Salento si sono intensificate in maniera preoccupante le trombe d’aria: nel novembre 2018 un tornado violentissimo si è abbattuto sulla costa fra Marina Serra e Tricase Porto provocando ingenti danni alle abitazioni e sradicando una quantità enorme di alberi.
In questo contesto l’Associazione Comitato SOS 275 da anni si occupa della salvaguardia del patrimonio naturalistico e paesaggistico, facendosi portavoce di un uso sostenibile del suolo pubblico. Ha per anni condotto una lunga battaglia per contrastare il consumo di suolo connesso al progetto di ammodernamento della SS 275 da Maglie a Leuca. Il progetto, infatti, prevede la creazione di una nuova strada - a sud di Montesano Salentino – che genera un elevato consumo di suolo e di territorio vergine rispetto alle reali esigenze di utilizzo.
Ad animare l’incontro, condividendo la stessa tematica e un’idea di fruizione sostenibile del paesaggio, è presente l’Associazione Laboratorio Urbano Aperto (LUA) affiancata dall’associazione Abitare i Paduli. Da anni sono impegnate nel settore della progettazione partecipata, intesa come strumento in grado di potenziare e influenzare la pianificazione territoriale.
Sala Consiliare Comunale
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