Gallery: un osservatorio partecipante
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Il ruolo delle associazioni nella cura dei beni comuni: caso Masseria Boncuri
PROPOSTA #1
In attuazione del principio di sussidiarietà favorire l’aggregazione di soggetti della società civile per sperimentare nuove finalità d’uso legate alla gestione autonoma e condivisa dei beni di proprietà dello Stato o anche privati.PROPOSTA #2
Creare e adottare dei dispositivi per la capitalizzazione del lavoro sociale impiegato nel recupero del bene da compensare con l’offerta di servizi e risorse a supporto dei costi sostenuti dalle associazioni nella gestione.PROPOSTA #3
Creare un Forum da convocare periodicamente tra associazioni impegnate nella gestione di questi beni, per scambiare buone pratiche, condividere difficoltà e mettere in rete risorse.Cura e rigenerazione dei beni comuni. “L’occupazione” di uno spazio pubblico come una particolare forma di uso collettivo e di gestione partecipata del bene.
Partner: Diritti a Sud
Ospite: OIKOS Sostenibile
Diritti a Sud nasce con l’obiettivo di integrare e difendere i diritti della comunità di migranti impegnati stagionalmente nel lavoro agricolo, e per contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro. Rispetto all’incontro, l’Associazione svilupperà la tematica relativa alla cura e rigenerazione dei beni comuni, con un particolare riferimento alle pratiche di auto-gestione degli spazi collettivi, intese come forme di gestione partecipata del bene. A sostegno di questo incontro, l’Associazione Oikos Sostenibile porterà la propria esperienza e buona pratica legata alla gestione e valorizzazione della Stazione Sud Est di Otranto, insieme ad altri progetti improntati sulla sostenibilità ambientale e collettiva.
Contesto tematico
Il focus tematico sul caso della Masseria Boncuri di Nardò (LE) consente di sviluppare una serie di scenari possibili legati alla cura dei beni comuni da parte di associazioni, alla capacità delle stesse di definirne la destinazione d’uso sociale.
Il progetto di fruizione della masseria Boncuri, sperimentato dall’Associazione Diritti a Sud, è legato all’attività di accoglienza e integrazione degli immigrati e/o richiedenti asilo sul territorio comunale.
Con la collaborazione della “Rete di Altro Mercato”, l’Associazione Diritti a Sud ha intrapreso un progetto di cittadinanza attiva e si è specializzata nella produzione di salsa di pomodoro con il marchio “SfruttaZero” trasmettendo, insieme allo spirito di iniziativa economica, i principi di giustizia sociale e legalità.
La condivisione del patrimonio pubblico può essere vista e usata come una leva per favorire lo sviluppo del capitale sociale ed economico: l’Ex Fadda di San Vito dei Normanni rappresenta un esempio di co-gestione di uno spazio pubblico in cui ideare e realizzare progetti per la comunità, sviluppando piccole economie.
L’idea comune è che si può rigenerare il territorio attraverso il recupero e il riutilizzo di beni pubblici dismessi (ex caselli ferroviari, ex case cantoniere, ex stabilimenti produttivi) che diventano veri e propri incubatori di nuove attività e attrattori sociali.
L’esperienza positiva di forme autonome di creazione e di inclusione lavorativa rappresenta una risorsa strategica per la messa in valore dei beni pubblici inutilizzati e per la crescita della comunità.
Affidare o legittimare forme spontanee di occupazione di spazi pubblici è una strada che vale la pena percorrere nella programmazione di un territorio? Come sostenerle o favorirle?
Il territorio di Nardò, nel suo entroterra, è caratterizzato dalla presenza di numerose masserie intorno alle quali si estende la campagna. L’esperienza avviata dall’ associazione Diritti a Sud nella conduzione dell’immobile di proprietà dell’Ente Pubblico evidenzia l’importanza dei luoghi di aggregazione e animazione sociale, ma anche le difficoltà che spesso sorgono durante la gestione di un immobile pubblico, specie se al di fuori di una visione comune.
All’incontro, l’Associazione Diritti a Sud svilupperà la tematica relativa alla cura e rigenerazione dei beni comuni, con un particolare riferimento alle pratiche di auto-gestione degli spazi collettivi, intese come forme di gestione partecipata e volontaria del bene. L’Associazione ospite, Oikos Sostenibile, esporrà la propria esperienza sulla gestione e valorizzazione della Stazione Sud Est di Otranto, insieme ad altri progetti sulla sostenibilità ambientale.
Chiostro dei Carmelitani, Via Vittorio Emanuele II
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