Gallery: un osservatorio partecipante
#pugliapartecipa #gallery #cittadinanzaattiva #gallerydellacittadinanzaattiva #gallerydellapartecipazione #celacanto #celacantobenecomune Gallery della Cittadinanza Attiva
Disseminazione dei risultati
17/04/2021 - 24/04/2021
Visualizza le fasi
Live streaming eventi
Modifiche a "Il sistema delle corti come abitare di qualità"
Modalità di visualizzazione confronto:
Descrizione
-{"en"=>"", "es"=>"", "it"=>"<p><strong>Laboratorio di ricostruzione di uno spazio di comunità</strong>. Una passeggiata tra i vichi e le corti del centro storico di Tiggiano per riflettere e proporre, insieme alla comunità, un modello di valorizzazione del tessuto storico locale. </p><p>Partner: <strong>Città Fertile</strong></p><p>Ospite: <strong>Coop. Karadrà</strong></p><p>Collaborazioni: <strong>Zoom Culture </strong> </p><p><strong>Città Fertile</strong>: promuove processi di rigenerazione e di pianificazione urbana attuando strategie comunitarie partecipate. Il piccolo contesto del centro storico di <strong>Tiggiano</strong>, alla luce del fenomeno dello spopolamento, si presta ad essere interpretato come luogo di trasformazione del tessuto storico-sociale e di rifunzionalizzazione delle strutture abitative. </p><p>La realtà della coop. <strong>Karadrà</strong>, mossa dalla voglia di ricostruire il tessuto agricolo del territorio di Aradeo, protagonista nella gestione del fenomeno dell’abbandono delle terre, è quotidianamente attiva nel progetto di rinascita del paesaggio agricolo, nella definizione di nuovi valori comunitari ed economici.</p><p><br></p><p><strong>Contesto tematico</strong></p><p>Il <strong>tema proposto</strong> intercetta il bisogno di una visione condivisa di progettazione della rigenerazione urbana dei centri storici sollevato dall’associazione “Città Fertile” durante il primo incontro di coinvolgimento e attivazione del processo di cittadinanza con le dieci realtà associative partner del processo. L’obiettivo condiviso è quello di “indagare sulla percezione di un diverso modello abitativo più inclusivo e funzionale al recupero del patrimonio esistente nei piccoli centri urbani dei comuni salentini in funzione dei redigendi Piani Urbanistici Generali”. </p><p>L’elemento edilizio suggerito che si vuole esplorare è l’antico sistema di case a corte presente e caratteristico dei centri storici urbani. </p><p>L’emersione della problematica condivisa, connessa al tema che si vuole indagare, si intreccia con l’esperienza positiva di Karadrà –<em>Associazione</em> <em>Ospite</em> - prodotta sul territorio di Aradeo e riguardante il fenomeno dell’abbandono delle terre e della rigenerazione del paesaggio agricolo.</p><p>Rispetto alla tematica generale di “Ambiente e Territorio”, il confronto su questo tema offre uno spaccato tipico della rigenerazione urbana attraverso l’animazione sociale di chi <em>usa</em>, <em>abita</em>, presidia e si prende cura degli spazi vissuti. Il fenomeno dello svuotamento dei paesini con il conseguente abbandono del patrimonio immobiliare spiega la situazione generale di stallo e di inazione che impedisce o ritarda il ripopolamento dei piccoli centri. Ripensare forme nuove dell’abitare per favorire il ritorno di domanda di residenzialità mette in moto e in circolo un’economia della ristrutturazione immobiliare, delle successioni proprietarie, della sussidiarietà e dell’innovazione in tema di intervento pubblico e del privato sociale. Lo spopolamento e la morte conseguente, in termini di vitalità di questi centri urbani, è un’emergenza vissuta da molti piccoli comuni della provincia. </p><p>Oggi più che mai si percepisce come necessario il ruolo del <strong>pubblico,</strong> chiamato a sostenere e incoraggiare la sperimentazione o l’adozione di soluzioni efficaci già utilizzate in contesti simili, che favoriscano la crescita insieme alla messa in sicurezza delle nostre identità territoriali.</p><p>Affianco alle Istituzioni pubbliche c’è già un ricco patrimonio e un capitale sociale investito, rappresentato dal lavoro che realtà associative hanno fatto o stanno già facendo in questa direzione sul territorio.</p><p>Le identità territoriali che si vogliono recuperare e tutelare sono percepite, infatti, come punto di forza da tutti gli incubatori sociali, start up locali, piccole imprese che si stanno affacciando sul mondo del lavoro e della produzione di prodotti e servizi alla comunità. </p><p>Questo il dato da cui si parte per costruire il nostro scenario di visione comune della rigenerazione urbana.</p><p><br></p>"}- +{"it"=>"<p><strong><em>Laboratorio di ricostruzione di uno spazio di comunità</em></strong><em>. Una passeggiata tra i vichi e le corti del centro storico di Tiggiano per riflettere e proporre, insieme alla comunità, un modello di valorizzazione del tessuto storico locale. </em></p><p>Partner: <strong>Città Fertile</strong></p><p>Ospite: <strong>Coop. Karadrà</strong></p><p>Collaborazioni: <strong>Zoom Culture </strong> </p><p><strong>Città Fertile</strong>: promuove processi di rigenerazione e di pianificazione urbana attuando strategie comunitarie partecipate. Il piccolo contesto del centro storico di <strong>Tiggiano</strong>, alla luce del fenomeno dello spopolamento, si presta ad essere interpretato come luogo di trasformazione del tessuto storico-sociale e di rifunzionalizzazione delle strutture abitative. </p><p>La realtà della coop. <strong>Karadrà</strong>, mossa dalla voglia di ricostruire il tessuto agricolo del territorio di Aradeo, protagonista nella gestione del fenomeno dell’abbandono delle terre, è quotidianamente attiva nel progetto di rinascita del paesaggio agricolo, nella definizione di nuovi valori comunitari ed economici.</p><p><br></p><p><strong>Contesto tematico</strong></p><p>Il <strong>tema proposto</strong> intercetta il bisogno di una visione condivisa di progettazione della rigenerazione urbana dei centri storici sollevato dall’associazione “Città Fertile” durante il primo incontro di coinvolgimento e attivazione del processo di cittadinanza con le dieci realtà associative partner del processo. L’obiettivo condiviso è quello di “indagare sulla percezione di un diverso modello abitativo più inclusivo e funzionale al recupero del patrimonio esistente nei piccoli centri urbani dei comuni salentini in funzione dei redigendi Piani Urbanistici Generali”. </p><p>L’elemento edilizio suggerito che si vuole esplorare è l’antico sistema di case a corte presente e caratteristico dei centri storici urbani. </p><p>L’emersione della problematica condivisa, connessa al tema che si vuole indagare, si intreccia con l’esperienza positiva di Karadrà –<em>Associazione</em> <em>Ospite</em> - prodotta sul territorio di Aradeo e riguardante il fenomeno dell’abbandono delle terre e della rigenerazione del paesaggio agricolo.</p><p>Rispetto alla tematica generale di “Ambiente e Territorio”, il confronto su questo tema offre uno spaccato tipico della rigenerazione urbana attraverso l’animazione sociale di chi <em>usa</em>, <em>abita</em>, presidia e si prende cura degli spazi vissuti. Il fenomeno dello svuotamento dei paesini con il conseguente abbandono del patrimonio immobiliare spiega la situazione generale di stallo e di inazione che impedisce o ritarda il ripopolamento dei piccoli centri. Ripensare forme nuove dell’abitare per favorire il ritorno di domanda di residenzialità mette in moto e in circolo un’economia della ristrutturazione immobiliare, delle successioni proprietarie, della sussidiarietà e dell’innovazione in tema di intervento pubblico e del privato sociale. Lo spopolamento e la morte conseguente, in termini di vitalità di questi centri urbani, è un’emergenza vissuta da molti piccoli comuni della provincia. </p><p>Oggi più che mai si percepisce come necessario il ruolo del <strong>pubblico,</strong> chiamato a sostenere e incoraggiare la sperimentazione o l’adozione di soluzioni efficaci già utilizzate in contesti simili, che favoriscano la crescita insieme alla messa in sicurezza delle nostre identità territoriali.</p><p>Affianco alle Istituzioni pubbliche c’è già un ricco patrimonio e un capitale sociale investito, rappresentato dal lavoro che realtà associative hanno fatto o stanno già facendo in questa direzione sul territorio.</p><p>Le identità territoriali che si vogliono recuperare e tutelare sono percepite, infatti, come punto di forza da tutti gli incubatori sociali, start up locali, piccole imprese che si stanno affacciando sul mondo del lavoro e della produzione di prodotti e servizi alla comunità. </p><p>Questo il dato da cui si parte per costruire il nostro scenario di visione comune della rigenerazione urbana.</p><p><br></p>", "en"=>"", "es"=>""}
Autore della versione
Versione creata il
09/12/2021 11:14