Foggia900
Archeologia dei paesaggi e delle memorie di una città tra le due guerre
Changes at "Parte III. Linee Guida per un Welfare Culturale Urbano a Foggia"
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Sulla base dell'analisi integrata delle voci della comunità, dei patrimoni mappati e del quadro strategico regionale, questa sezione traduce il percorso di ricerca e partecipazione in un insieme organico di linee guida operative. Queste raccomandazioni sono concepite come uno strumento concreto a disposizione del Comune di Foggia e della comunità patrimoniale per strutturare, programmare e sostenere le politiche di welfare culturale urbano nel lungo periodo.
L'obiettivo è compiere il passaggio decisivo dalla fase progettuale di \"Foggia 900\" a un sistema permanente di cura e valorizzazione della memoria, capace di generare benessere, coesione e sviluppo sostenibile.
Le linee guida sono articolate in tre Assi Strategici interconnessi, che rispondono direttamente alle istanze emerse: strutturare la cura del patrimonio, rafforzare il benessere umano attraverso la cultura e abilitare la partecipazione e l'innovazione continua. Questi tre assi costituiscono un sistema integrato e interdipendente; il successo dell'intera strategia di welfare culturale dipende dalla capacità di avanzare su tutti e tre i fronti contemporaneamente.
3.1. Asse Strategico 1. Strutturare la cura del Patrimonio, dagli eventi alla Politica: raccomandazioni
L’asse risponde alla chiara richiesta dei partecipanti di superare la logica delle azioni isolate e di dare stabilità e continuità alle iniziative di valorizzazione della memoria.
L'obiettivo è creare un ecosistema istituzionale e di governance permanente, capace di prendersi cura del patrimonio del Novecento in modo coordinato, professionale e sostenibile, trasformando l'impegno civico in una politica pubblica strutturata.
- Raccomandazione 1.1. Istituire il \"Centro della Memoria del Novecento di Foggia\".
- Si raccomanda la creazione di un hub multifunzionale, fisico e digitale, che funga da punto di riferimento per tutte le attività legate alla memoria del Novecento. Questo \"Centro\" è una struttura polivalente con funzioni integrate e funzione come:
- luogo di conservazione e consultazione. È un archivio contemporaneo per la conservazione, la digitalizzazione e la consultazione delle fonti (documenti, foto, testimonianze orali) raccolte durante \"Foggia 900\" e in futuro;
- spazio espositivo sperimentale. Accoglie mostre temporanee, installazioni multimediali e percorsi immersivi che utilizzino i linguaggi contemporanei richiesti dalla comunità per rendere la storia viva e coinvolgente;
- laboratorio didattico e di co-creazione. È uno spazio attrezzato per workshop con le scuole, l'università e i cittadini, per attività di ricerca, co-creazione di contenuti e formazione sulle nuove tecnologie per la cultura;
- centro di coordinamento. Viene utilizzato come sede operativa della rete delle associazioni e della comunità di patrimonio della Città: un luogo di incontro, progettazione e organizzazione delle iniziative sul territorio.
- Raccomandazione 1.2. Formalizzare la \"Comunità di Patrimonio di Foggia 900\".
- Per garantire la sostenibilità della governance partecipata, si raccomanda di istituzionalizzare la rete di partner che ha animato il progetto. Ciò può avvenire attraverso la stipula di un Patto di Collaborazione tra il Comune di Foggia e i soggetti della comunità patrimoniale (Università, associazioni, scuole, cittadini attivi). Questo strumento, in linea con i principi della Convenzione di Faro e del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni urbani elaborato da Labsus, dovrà definire ruoli, responsabilità e modalità operative per la gestione condivisa del patrimonio mappato e delle attività del \"Centro della Memoria\", assicurando che la comunità rimanga protagonista attiva nel processo di cura.
- Raccomandazione 1.3. Adottare un Piano di Conservazione e Fruizione Diffusa.
- Il patrimonio mappato, materiale e immateriale, deve essere integrato nella pianificazione e nella vita quotidiana della città. Si raccomanda di:
- implementare sistematicamente la segnaletica culturale digitale. Estendere a tutti i luoghi significativi mappati il sistema di targhe con QR code, come proposto dai partecipanti. Questo creerebbe una rete di memorie materiali parlanti, accessibile a tutti tramite smartphone, che funzionerebbe anche come punto di arricchimento continuo della mappatura.
- tutelare e valorizzare l'archeologia contemporanea. Prestare particolare attenzione al censimento e alla conservazione delle tracce minori e non convenzionali, come gli alloggi Nissen o le grelle, riconoscendone l'alto valore simbolico e narrativo come elementi unici dell'identità locale.
- integrare il patrimonio della memoria negli strumenti urbanistici. Assicurare che i piani di sviluppo e riqualificazione urbana tengano conto del valore storico e testimoniale dei luoghi mappati, promuovendo interventi di recupero rispettosi della loro identità e storia.
3.2. Asse Strategico 2. Rafforzare il benessere umano attraverso la cultura, dalla memoria all'azione: raccomandazioni
L’asse si concentra sulla traduzione del patrimonio di memorie in programmi e attività concrete di welfare culturale, capaci di generare benefici tangibili in termini di educazione, inclusione, salute e sviluppo locale.
Le azioni proposte partono direttamente dai temi e dalle storie emerse durante il percorso partecipativo, collegando l'infrastruttura dell'Asse 1 ai bisogni delle persone.
- Raccomandazione 2.1. Lanciare programmi di adozione e di cura dei luoghi della Memoria affidati alle comunità scolastiche.
- Sulla base dell’enfasi posta dai partecipanti sul ruolo dell'educazione, si propone di sviluppare un programma strutturato e pluriennale in collaborazione con gli istituti scolastici della città. Ogni scuola o classe potrebbe adottare un luogo o un tema emerso dalla mappatura (es. una classe studia le \"Case Rurali\", un'altra le storie della categoria \"Le Donne\", un'altra ancora l'impatto dei bombardamenti nel proprio quartiere). I progetti didattici, co-progettati da insegnanti, studenti ed esperti del \"Centro della Memoria\", produrrebbero ricerche, video, podcast e performance che andrebbero ad arricchire a loro volta la mappa collaborativa, in un circolo virtuoso di apprendimento e restituzione alla comunità. Tali programmi realizzano pienamente i benefici dell'educazione al patrimonio per i giovani, come l'aumento del senso di appartenenza, delle competenze critiche e del benessere.
- Raccomandazione 2.2. Sviluppare itinerari di turismo culturale e della memoria.
- Le mappe costituiscono la base ideale per creare percorsi tematici rivolti sia ai cittadini, per riscoprire la propria città, sia a un turismo culturale interessato a narrazioni autentiche e non convenzionali. Si suggerisce di progettare e promuovere itinerari basati sulle categorie della mappa immateriale e sulle tracce materiali. Di seguito alcuni esempi:
- Itinerario delle ferite e della ricostruzione: un percorso attraverso i luoghi simbolo dei bombardamenti e della successiva rinascita urbana.
- Itinerario di archeologia militare e del volo: un tour che collega gli ex aeroporti, le tracce belliche (come le \"grelle\") e i luoghi legati alla presenza alleata.
- Itinerario della Foggia del Ventennio: un percorso di architettura e urbanistica attraverso le opere realizzate durante il regime.
Questi itinerari, fruibili anche tramite app e QR code, possono generare un indotto economico sostenibile e favorire confronto, conoscenza e integrazione multinazionale e culturale.
- Raccomandazione 2.3. Promuovere progetti artistici “site-specific” e \"community-based\".
- Per rispondere alla richiesta di utilizzare l'arte come dispositivo per riattivare la memoria e di favorire la rielaborazione artistica delle fonti, si raccomanda di istituire programmi di residenze d'artista e di sostenere produzioni culturali. Artisti (teatranti, musicisti, videomaker, street artist) potrebbero essere invitati a lavorare in stretta collaborazione con la comunità locale, per creare opere site-specific che reinterpretino le memorie e le storie legate ai luoghi mappati. Questo trasformerebbe lo spazio urbano in un luogo di ricaduta estetica e generativa a cielo aperto, in linea con la visione regionale che promuove l'uso creativo del patrimonio per costruire nuovi immaginari.
3.3. Asse Strategico 3. Abilitare la partecipazione e l'innovazione continua, dal progetto al processo: raccomandazioni
Questo asse mira a garantire che la sostanza partecipativa e innovativa di Foggia 900 non si esaurisca con la fine del progetto, ma diventi un metodo di lavoro consolidato e permanente per la governance culturale della città.
L'obiettivo è creare le condizioni affinché la comunità possa continuare a essere protagonista della cura del proprio patrimonio e dell'evoluzione delle politiche culturali, alimentando un processo di innovazione continua.
- Raccomandazione 3.1. Rendere permanente mappatura collaborativa.
- Le mappe non devono essere viste come un archivio statico, ma come un organismo vivente. Si raccomanda di garantire il mantenimento tecnico della piattaforma di mappatura e la promozione del suo aggiornamento continuo come archivio digitale vivente della città. Si possono promuovere campagne periodiche di raccolta di nuove memorie (giornate della mappatura) con un focus particolare sulle categorie tematiche meno esplorate, in modo da arricchire progressivamente la narrazione collettiva e mantenere alto il livello di coinvolgimento civico.
- Raccomandazione 3.2. Istituire il Festival della Memoria e del Welfare Culturale di Foggia.
- Per dare visibilità, continuità con momenti di sintesi alle diverse attività, si raccomanda di creare un appuntamento annuale “S-Memoranda”. Il festival potrebbe diventare l'occasione per:
- presentare al pubblico i risultati dei progetti realizzati durante l'anno (lavori delle scuole, opere d'arte, nuove ricerche).
- organizzare laboratori, dibattiti, tavole rotonde e incontri pubblici sui temi della memoria e del welfare culturale.
- lanciare nuove call e nuovi programmi per l'anno successivo, in un'ottica di co-progettazione continua con la cittadinanza.
Raccomandazione 3.3. Implementare un sistema di monitoraggio partecipativo dell'impatto.
In linea con l'approccio del documento regionale Suggerimenti e indirizzi per la redazione del Programma biennale dei Luoghi della Memoria, si raccomanda di costruire un sistema di monitoraggio dell'impatto qualitativo delle politiche di welfare culturale. Insieme alla comunità patrimoniale, si dovranno definire indicatori specifici per misurare i cambiamenti generati in termini di benessere percepito, aumento della coesione sociale, rafforzamento del senso di appartenenza, sviluppo di nuove competenze e crescita della fiducia nelle istituzioni. Questo monitoraggio, condotto in modo partecipativo, garantirà che le politiche rimangano efficaci, pertinenti e rispondenti ai bisogni reali e mutevoli della comunità.
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