COM-e Mola di Bari

Appartiene al gruppo PROCESSI TERRITORIALI

Com-e è un processo partecipativo voluto dal Comune di Mola, incentrato sul confronto tra cittadini, enti pubblici, aziende e terzo settore, che intendono organizzarsi e dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione. C’è un nesso intimo e profondo tra stili di vita, consumi, relazioni sociali e ricadute sull’ambiente. La sostenibilità ambientale e l’equità sociale si intrecciano indissolubilmente. L’una e l’altra sono realizzabili solo assieme.

La proposta intende definire un ambito in cui verificare e testare le possibilità per la nascita di un nuovo sistema socio-energetico basato su: produzione di energia da fonti rinnovabili da impianti locali di generazione di energia distribuita; evoluzione degli stili di vita e consumo della comunità al fine di diminuire i consumi energetici e di conseguenza migliorare gli impatti positivi ambientali e sociali. Al centro del processo non c’è solo l’energia, bensì LE ENERGIE, intese in un’accezione plurale e polidimensionale: tante energie quante sono le fonti rinnovabili a disposizione, così come sono tante le energie sociali che possono animare la comunità.

Com-e, dunque, è energia in questa multipla valenza che diventa il driver di un cambiamento comportamentale e un volano di trasformazione verso un’idea collettiva che raggruppa visioni, obiettivi, sensibilità ed esperienze per dar forma ad una comunità energetica partecipativa, sostenibile, collaborativa, inclusiva e solidale, coinvolgendo famiglie, imprese e operatori economici, ma anche di giovani, creativi, startupper e neet.

Com-e è un percorso che intende creare le condizioni abilitanti per la costruzione di una comunità energetica solidale, con un forte impatto sul miglioramento socio-ambientale del proprio territorio. Per questo, le attività laboratoriali e di co-progettazione costituiranno un ambito di apprendimento collettivo sugli stili di vita legati ai temi della transizione ecologica e di co-costruzione di una comunità che pensa e propone un programma di azioni, sperimentandone l’avvio anche attraverso la stipula di un atto amministrativo “Patto di comunità in transizione” basato su un modello di governance di un Community Lab per una rete collaborativa e unita intorno ad uno scopo comune.

Il percorso della durata di 4 mesi e prevede le seguenti attività:

• n. 3 seminari su “buone pratiche in Italia: esperienze istituzionali ed esperienze dal basso” e “Mediazione dei conflitti e facilitazione delle relazioni nei processi partecipativi” e approfondimento con esperti invitati e best practices;
• n. 1 workshop per mappatura collaborativa di luoghi della produzione energetica e di stakeholders locali + accrescimento della consapevolezza, mappare abitudini e introdurre nuovi comportamenti in rapporto con l’energia;
• n. 1 workshop di design thinking per l’ideazione di possibili soluzioni ai bisogni/ challenge
• n.1 workshop per la prototipazione della soluzione “PAtto di comunità in transizione”;
• n.1 consultazione pubblica su PugliaPartecipa del “Patto di comunità in transizione”;
• n.1 laboratorio per la produzione dell’output del percorso alla luce degli esiti della consultazione pubblica.

Le fasi di informazione e partecipazione intendono esplorare le modalità con cui la comunità energetica possa sperimentare ruoli innovativi in ambito sociale, strutturandosi attraverso una governance locale a responsabilità diretta, alla base della quale i cittadini, le associazioni, gli esercenti e le imprese condividano un insieme di principi, regole e procedure che riguardano la gestione e il governo della comunità, verso obiettivi di autogestione e condivisione delle risorse (sharing resources). Le attività seminariali e laboratoriali prevederanno incontri dal carattere place-based, da svolgersi in luoghi da valorizzare e di cui migliorare l’accessibilità come i tetti di edifici e condomini, per considerarti nuovi spazi del possibile a partire dalla produzione energetica.