Chi fa da sé fa per tre
#IOSONOILMIOQUARTIERE Circoli virtuosi di partecipazione collettiva ai beni comuni nel quartiere ex macello di Conversano
Trekking Urbano a tappe
A.U.T
Trekking Urbano a tappe: la mappa del quartiere e gli obiettivi del progetto “Chi fa da sé fa per 3”
Laboratorio Urbano di Conversano, Via San Giovanni Bosco s.n.c
Resoconto dell'incontro
TREKKING URBANO in collaborazione con A.U.T.
Obiettivi:
1. Sensibilizzazione dei partecipanti alla cura del territorio.
2. Racconto del territorio attraverso il linguaggio fotografico.
3. Focus su alcune zone del quartiere segnalate durante l’attività di mapping.
4. Conoscenza delle persone che partecipano all'attività e coinvolgimento emotivo per favorire la partecipazione attiva del quartiere
Contenuti: trekking urbano lungo le vie: via San Giovanni Bosco, via Trepergole, via Giordano Bruno, via don Minzoni, via Piave; racconto dei poli riconosciuti nel quartiere; produzione scatti fotografici; pulizia dei luoghi attraversati.
Con l'appuntamento del trekking urbano si vuole continuare la ricerca dei caratteri particolari del territorio rionale, questa volta però, attraverso l’utilizzo di un linguaggio differente. Se durante le passeggiate si è fatto ricorso al racconto esperienziale di ciascun intervistato, durante il mapping in strada al linguaggio simbolico degli smile e similmente durante il mapping online, ora si vuole provare con il linguaggio fotografico. Durante il percorso lungo le strade del quartiere a ciascun partecipante si chiederà di produrre degli scatti fotografici con il proprio smartphone che meglio rappresentino i due temi scelti per l’occasione: la quotidianità e il verde. La passeggiata non prevederà animazione alcuna, se non la contestualizzazione dal punto di vista storico dell’edificato e, soprattutto, di alcune strutture presenti. Al termine della passeggiata si provvederà ad un momento di restituzione/proiezione degli scatti eseguiti (5 per partecipante) con l’eventuale esposizione delle motivazioni-impressioni-suggestioni personali.
L'obiettivo è che da ciascun* emerga un racconto personale dei luoghi, soggettivo e condizionato dalle proprie sensazioni e dall'approccio del tutto personale con l'idea di spazi, dando però anche idea della percezione collettiva del luogo stesso.
A tale proposito si è scelto di non raccontare i luoghi del percorso dal punto di vista delle criticità/positività/potenzialità per non influire sulla produzione degli scatti, ma di raccontarli in poche battute da un punto di vista puramente oggettivo.
Gli scatti raccolti successivamente diventeranno materiale da poter eventualmente utilizzare nella produzione della mappa di comunità alla quale il gruppo di progetto sta già lavorando.
Ad inizio della passeggiata si farà un informale giro di presentazione tra partecipanti (gioco rompighiaccio) al fine di favorire un clima adatto all’attività.
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