AMBIENTE E TERRITORIO
#pugliapartecipa TAVOLI PER IL CONFRONTO PUBBLICO SULL'AMBIENTE E IL TERRITORIO
Strategia integrata
(report focus ambiente)
Vi è la necessità di costruire una strategia integrata tra i numerosi settori che possono concorrere (ciascuno con le sue peculiarità) a rendere la Puglia una regione in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Salvaguardare il capitale naturale significa agire su più fronti, da quello agricolo, a quello delle energie rinnovabili e degli impianti di depurazione, sino ad arrivare al settore marino e costiero (blue economy). Si tratta di settori tutti collegati tra loro, spesso però ancora poco integrati: come per esempio accade con il comparto agricolo. In questo specifico ambito, infatti, la visione condivisa è quella di un’agricoltura intesa come strumento di visione strategica regionale poiché in grado di agire su più aspetti della sostenibilità ambientale: dalla riduzione/eliminazione dei pesticidi nei campi, all’impiego di sistemi di irrigazione alternativi e a basso impatto idrico.
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2 commenti
Una strategia integrata, come viene indicata nella proposta, non può non coinvolgere le modalità con cui vengono svolti i servizi pubblici nei settori interessati.
Ricordiamo che la gestione dei rifiuti, del ciclo idrico integrato, della mobilità pubblica , ecc. sono attori fondamentali per una gestione integrata delle limitate risorse ambientali.
Ad esempio, il recupero della frazione organica dei rifiuti può essere immediatamente attivato utilizzando i digestori anaerobici, spesso inutilizzati, presenti nei depuratori pugliesi.
Anche il recupero delle acque depurate può essere strettamente correlato allo sviluppo di una agricoltura ecosostenibile.
Purtroppo però assistiamo ad una totale sconnessione tra i soggetti incaricati della gestione di tali servizi.
L'acquedotto Pugliese, ad esempio, non dialoga con i gestori delle raccolte differenziate per risolvere il tema della FORSU, così come non dialoga con il mondo dei produttori agricoli per ottimizzare l'utilizzo delle acque .
Una immediata soluzione a queste sconnessioni potrebbe essere costituita da una gestione integrata dei servizi ambientali, su territori limitati.
Nel settore dei rifiuti, ad esempio, in Puglia sono stati costituiti gli ARO, ambiti ottimali per la raccolta. Su tali territori, però, agli stessi soggetti potrebbe essere affidato anche il compito di gestire tutti gli altri servizi. Una forma di stretta correlazione tra il territorio e i gestori attraverso gli Enti Locali. Si potrebbe in pratica prospettare una sorta di Ambito Ottimale Ambientale, soggetto unico di coordinamento di tutti i servizi in un'ottica di gestione integrata tra gli stessi,. Può essere un modo concreto per coordinare le diverse gestioni in un'ottica di integrazione e di ottimizzazione, con particolare attenzione al territorio interessato da queste gestioni.
Bisogna ricordare che i suddetti servizi rappresentano anche il 15% del PIL , e quindi hanno una ricaduta economica notevole sui territori su cui vengono svolti.
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