/Adolescenza 4.0
#adolescenza; #scuola; #famiglia; #giovani; #dipendenze; #bullismo; #cyberbullismo; L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa
La proposta presentata da Antform si è concentra su un territorio, quello di Maglie, in cui la presenza del target di riferimento del progetto – giovani dai 14 ai 18 anni – è elevata poiché, Maglie, per l’appunto, accoglie ogni anno circa 7.000 studenti provenienti da tutti i Comuni limitrofi.
Antform ha puntato fortemente sulla necessità di dialogare ed interagire con gli adulti e con i giovani stessi nei contesti scolastici e territoriali, coinvolgendoli operativamente nel realizzare forme di ascolto e di accompagnamento dei processi evolutivi dei ragazzi.
All'interno della realtà territoriale, si è evidenziata l'importanza di definire una rete sociale promossa da pedagogisti, psicologi, docenti, professionisti delle relazioni di aiuto, insieme a Scuola e Famiglia, che ha favorito la crescita della consapevolezza dell’uso e dell'abuso delle sostanze che rappresentano i fattori di rischi per il benessere e la qualità della vita di adolescenti e famiglie ad essi connesse. Il processo ha assunto un approccio che ha promosso la gestione attiva, creativa e costruttiva della vita delle giovani generazioni, e aumentato la consapevolezza dei comportamenti socialmente approvati e arricchito conoscenze, competenze e stili di vita.
L'incontro con l'altro, con l’adulto, col giovane stesso, col familiare è stato portato nelle classi, nella comunità, nei luoghi di ritrovo attraverso storie, racconti, linguaggi, narrazioni e confronto di esperienze. Il progetto, quindi, ha favorito nei giovani condizioni di maggiore benessere e campagne promozionali e preventive del disagio psicologico, connesso alle
vecchie e alle nuove dipendenze all'interno del territorio cittadino.
Nello specifico, il progetto ha offerto nuove modalità di fronteggiare il rischio, inteso da un lato come condizione di responsabilità nell’affrontare percorsi trasformativi e di cambiamento e dall’altro come messa alla prova dei soggetti verso i pericoli e gli ostacoli che nel corso del tempo si presentano.
Il progetto ha conseguito la finalità di formare individui e gruppi competenti, che hanno visto nella partecipazione attiva un momento aggregativo utile al fine di attivare un processo di formazione, a vari livelli, in grado di rendereli protagonisti attivi del loro percorso di crescita.
Gli obiettivi intermedi e finali conseguiti, sono stati
• attivazione di nuovi canali comunicativi in ottica di prevenzione e rispetto della salute, attraverso i linguaggi multimediali (Twitter, Facebook eWhat's up)
• la promozione di una cultura di rete attraverso un percorso d’orientamento e di prevenzione
verso le nuove dipendenze;
• il coinvolgimento degli adolescenti e le famiglie verso la promozione di atteggiamenti e comportamenti prosociali;
• lo stimolo allo sviluppo di competenze relazionali e cognitive per crescere culturalmente e
socialmente;
• occasioni di ascolto e sostegno sociale e informativo per la prevenzione di situazioni di disagio;
• lo stimolo all’espressione dei propri bisogni attraverso la sperimentazione di nuovi ruoli (peer education);
• l’acquisizione dei destinatari coinvolti nel progetto di competenze fondamentali sul tema
della prevenzione delle vecchie e nuove dipendenze come alcool, droga e tabacco e delle
condotte a rischio.
Le metodologie utilizzate sono state:
· Focus group: Incontro facilitato con gli attori per condividere il percorso, valutarne l’efficacia e l’efficienza, far emergere gli aspetti di maggior interesse e gli eventuali nodi critici da approfondire nella fase di discussione pubblica;
· Campagna di comunicazione mirata: comunicati stampa, lettere d’invito, materiali cartacei, locandine per
· Pubblicizzazione degli eventi, newsletter, facebook;
· Laboratorio formativo: Azione formativa destinata agli attori
· Seminario formativo