Ti. Ri-Cono.S.Co.
#migranti; #partecipazione; #orientamento; #valutazione; #competenze Titoli di Studio, Riconoscimento del capitale culturale di Soggetti Migranti e delle loro Competenze
Parola chiave “Consapevolezza”
Quanto siamo consapevoli di quello che sappiamo fare, delle nostre abilità e delle capacità che abbiamo costruito attraverso le esperienze vissute, al di là della formazione e dei titoli di studio che abbiamo ricevuto a scuola o all’università?
La maggior parte di noi, non riesce ad identificare il “patrimonio di competenze” su cui può contare. Eppure è utilissimo sapere di essere autonomi, se abbiamo fiducia in noi stessi o se siamo abbastanza tenaci da raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Quando facciamo un colloquio di lavoro è probabile che valuteranno se siamo intraprendenti e abbiamo spirito di iniziativa o se è soddisfacente la nostra attenzione ai dettagli, perché da lì passa l’impegno che ci metteremo per arrivare ad un buon risultato finale. Oppure cercheranno di capire se siamo disponibili a lavorare in gruppo e a collaborare con gli altri. Ma se un candidato è già consapevole delle sue potenzialità, sa come presentarsi al meglio.
Ricostruire e identificare il nostro know how è importante sempre, ma se cerchiamo un lavoro può diventare strategico: misurare la nostra resistenza allo stress (rimanendo focalizzati sugli obiettivi senza trasferire sui colleghi eventuali tensioni), saper pianificare le attività da svolgere o sapersi adattare al contesto di lavoro sono tutti elementi che possono fare la differenza, sin dal primo giorno di lavoro.
Il progetto Ti. Ri-Cono.S.Co. lavora proprio in questa direzione: intende offrire gli strumenti per scoprire ed essere consapevoli del proprio “capitale culturale”. Non solo titoli di studio, ma competenze per sapere chi siamo e cosa possiamo fare.
Dettagli commento
Stai vedendo un singolo commento
Puoi controllare il resto dei commenti qui.
Il termine “consapevolezza” descrive a pieno quanto vuol significare il Progetto Ti. Ri-Cono.S.Co.
Nel nostro caso, il progetto ha dato l’opportunitá a persone migranti di varia etnia e dai molteplici vissuti, di soffermarsi sulla propria storia di vita, cogliendone i tratti salienti anche da un punto di vista della propria formazione.
Un vero e proprio excursus che parte dal proprio vissuto, attraversa le competenze dell’utente, per arrivare al “cosa voglio diventare”.
Una grande opportunità che consente, attraverso la riflessione sul vissuto di ciascun beneficiario, una più attenta lettura delle proprie potenzialitá ed attitudini per addivenire ad un più mirato percorso di formazione ed inserimento sociale oltre che lavorativo.
Ecco svelata la bellezza dell’Essere consapevoli di ció che si vuol essere.
Sto caricando i commenti ...