Cantieri di cittadinanza attiva
#Pugliapartecipa #Pugliapartecipa_Pr.Aga Cantieri di cittadinanza attiva
Process phases
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12019-09-18 - 2019-11-19
Introduction
Prende avvio il lavoro di cantiere
Il cantiere di cittadinanza attiva si configura come sequenza di operazioni che si svolgono con la partecipazione di un gruppo Scout all’interno di un quartiere, con i giovani del quartiere e. Il quartiere è denominato “Santa Lucia” e le attività sono incentrate in una zona interna al quartiere, presso il complesso Agave (ricordiamo che il soggetto promotore si denomina Pr.Aga, che sta a significare: Promozione Agave).
Tutte le attività vengono progettate, preparate, svolte e valutate collegialmente con gli interessati, cui spetta anche l’onere di prevedere e di provvedere a tutto quanto occorre in termini di autorizzazioni, permessi, inviti, coinvolgimento delle Autorità, ecc. Non si tratta perciò di partecipare ad un evento, ma di progettare e realizzare percorsi che, oltre tutto, hanno un rilevante impatto sulle strutture ufficiali del territorio e quindi con leggi, regolamenti, uffici, servizi, prestatori d’opera, procedure, regole amministrative ecc.
I temi dei cantieri sono stati raggruppati in segmenti temporali. Al momento è in fase di svolgimento un’operazione incentrata sulle seguenti tre problematiche:
a) urbanistica applicata per una effettiva realizzazione di attività ed opere di interesse comune, nella fattispecie per la ristrutturazione di alcune aree dismesse che vengono restituite ad una possibile fruizione sociale;
b) riciclo, per realizzate esperienze di riciclo in dimensione ludica e domestica;
c) recupero degli spazi sociali, per organizzare e indurre forme di integrazione e di inclusione sociale.
Il denominatore comune (e perciò anche la linea di continuità fra attività ed iniziative da progettare e da assumere) trova sintesi connotativa nello slogan sopra citato
Bello è possibile
Cui si accompagna l’altro slogan
Diamo un calcio all’im – possibile. Perché tutto diventi possibile
La partecipazione in questa fase di avvio vedeva 7 adulti, 11 unità scout, 10 giovani del quartiere. Nel corso di svolgimento la quota dei giovani provenienti dal quartiere è andata progressivamente aumentando (50). A conclusione si potrà fare un bilancio di cui si darà conto nel Report di fine novembre.
Intanto sono in fase di avvio altri due cantieri. Anche di questi si darà conto nel successivo Report n.2.
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22019-11-07 - 2020-02-28
Seconda fase: Lavoro nei Cantieri
Le attività di cantiere previste del progetto si articolano nel tempo secondo sequenze che tengono conto delle possibilità di trasformazione dei comportamenti.
In presenza di più cantieri, il Team di progetto ha differenziato le operazioni di partenza tenendo conto della presumibile diversa lunghezza delle esperienze da promuovere
Nella seconda fase, mentre proseguono le attività utilmente avviate nella prima fase, prendono avvio i rimanenti cantieri e in particolar modo quello destinato all’esperienza del teatro.
Se il cantiere avesse una curvatura professionalizzante e fosse finalizzato all’acquisizione di competenze riguardanti la recitazione, non si capirebbe la più breve durata di questo tipo di esperienza. Ma non è così.
Il lavoro teatrale serve a far emergere la disponibilità a compiere un lavoro condiviso e ad affrontare in termini di coesione partecipativa le difficoltà che emergono in condizioni inconsuete e non previste.
Proprio per questo il lavoro da progettare ha caratteri di massima coralità e di ampio coinvolgimento. Non conta la perfezione recitativa, contano invece lo stile del lavoro di gruppo e l’ampiezza del gruppo.
L’avvio è fissato per 7 novembre
La conclusione è preannunciata per il 28 febbraio 2020
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Terza fase: Conclusione delle attività laboratoriali e definizione di alcune rilevanti intese istituzionali
Tutte le attività previste dal progetto sono pressoché ultimate
In questa terza fase si coordinano i momenti conclusivi, incentrando l’attenzione su alcuni passaggi istituzionali dai quali emergono intese collaborative con il Comune di Lecce.
In termini non previsti dal progetto, quasi a corollario delle esperienze vissute, è stato possibile realizzare una sorta di processo di rigenerazione socio-culturale del quartiere oggetto di attenzione, perseguendo i seguenti obiettivi.
- Impegno formale del Comune a sottoscrivere, con l’Aps Pr.Aga una Convenzione per realizzare e sperimentare nuove pratiche di coinvolgimento partecipativo basato sui principi di qualità urbana e ambientale, inclusione e coesione sociale anche ai sensi del vigente Regolamento Comunale per la partecipazione civica alle scelte di trasformazione urbana ed economico-sociale.
[La bozza della Convenzione è presente in queste pagine sotto la voce “Principali documenti”]
- Il Comune inoltre si impegna a concedere una sede stabile all’Aps che lascerà i locali provvisoriamente tenuti in uso presso la Parrocchia, per sistemarsi all’interno dello stesso complesso Agave, in un edificio da tempo rimasto a livello di rustico ed ora destinato ad essere completato per diventare sede della Polizia Municipale. È sembrata – al Comune e all’Aps Pr.Aga – una scelta saggia ed efficace, accostare il comando dei Vigili Urbani ad una zona di vivace criticità sociale e collocare - in un solo edificio - una istituzione pubblica estremamente significativa (il comando della Polizia Municipale) e, in un angolo, una Associazione di partecipazione sociale (Pr.Aga).
- Come appendice del laboratorio di teatro, l’Aps diventerebbe anche titolare (funzionale) di una sorta di anfiteatro che sorge a ridosso di quella che sarà la sua sede in concessione comunale. In questo anfiteatro troverebbe continuazione e collocazione l’animazione culturale dei giovani del complesso Agave e degli aggregati urbani vicini.
- Dalla attività dei laboratori sono venuti pure degli input per una integrazione della toponomastica della zona, per la quale erano stati preventivati alcuni eventi pubblici che hanno dovuto essere rinviati a causa della pandemia da Covid-19.
La Convenzione rappresenta – a giudizio dei promotori del progetto – il risultato politicamente più significativo del lavoro compiuto, sia per la rilevanza in sé dell’atto formale conclusivo sia per le possibili ricadute – nel tempo – di quanto viene concordato e proposto.