Cantieri di cittadinanza attiva
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La nozione di cantiere
La partecipazione si impara facendone esperienza
L’idea di cantiere è il principale snodo metodologico del progetto.
Il cantiere comporta una serie di interventi di gruppo, per dar vita ad un l’agire condiviso, attorno ad un progetto. Si concretizza in una serie di esperienze finalizzate alla realizzazione di un obiettivo.
All’avvio ci si muove in forza di un’idea, una intenzione progettuale, nella prospettiva di dar vita a qualcosa che merita d’esser realizzato. È da qui che si snoda un articolato percorso operativo, scandito da una serie di appuntamenti e da un insieme di operazioni da compiere con il concorso di tutti e con la soddisfazione dell’intero gruppo.
È previsto uno (o anche più di uno) evento terminale, non tanto per contrassegnare un traguardo quanto per prendere atto di una possibilità che si è fatta realtà: ciò che era stato immaginato è ora dinanzi agli occhi di tutti e quindi è occasione di verifica e di controllo, ed è anche momento di rilancio progettuale.
Ogni cantiere si chiude prospettando altre iniziative, quasi come in un percorso che si snoda per tappe.
Dal punto di vista produttivo, l’organizzazione del cantiere consente una grande flessibilità sia dal punto di vista delle tecniche, che dei tempi e delle operazioni. Resta però fermo l’obiettivo, il prodotto e quindi l’esperienza partecipativa gestita e guidata e monitorata secondo dell’apprendimento esperienziale (l’Experiential Learning di David Kolb) e dell’apprendimento trasformativo (Jack Mezirow) nelle quali vanno a convivere conoscenze e abilità, progettazioni ed operazioni concrete, discussioni e realizzazioni, secondo lo stile del lavoro laboratoriale, ovvero, come noi preferiamo, secondo l’idea guida del cantiere, “nel quale la quotidianità si proietta verso la costruzione della storia” (Don Tonino Bello).
Le partnership e le collaborazioni previste dal progetto, sono state attivate in ragione delle esigenze operative. Provengono da due solidi giacimenti antropologico valoriali: la Parrocchia di Santa Lucia in Lecce e una intera sezione scout: il gruppo Agesci di Lequile 1.
Le attività a più ampio impatto pubblico sono state oggetto di monitoraggio e di valutazione da parte del prof. Marco Piccinno (dell’Università di Lecce).
I cinque cantieri in sintesi
a) Il cantiere di urbanistica applicata rivolgerà speciale attenzione alle questioni riconducibili alla sicurezza, all’igiene, al verde pubblico e agli spazi di socializzazione. Il lavoro procederà dalla ricognizione dell’esistente all’analisi dei bisogni per poi passare allo studio e da qui alla proposta e alla effettiva realizzazione di attività ed opere di interesse comune.
b) Il cantiere del teatro prevede un confronto con la cultura salentina del primo Novecento con una lettura di Autori locali ed include tutte le successive operazioni: la scelta, l’impianto scenico, l’allestimento… l’intero spettacolo. Le tecniche dell'arte teatrale, e quelle della formazione esperienziale, consentiranno di motivare i giovani e di coinvolgerli attivamente.
c) Nel cantiere per il riciclo, vengono proposte e realizzate esperienze di riciclo in dimensione ludica e domestica: studio preparatorio, progettazione, realizzazione e mostra finale degli oggetti realizzati saranno motivo di coinvolgimento della comunità.
d) Il cantiere della produttività sociale (ricordando il genio di Leonardo) (a maggio ricorrono 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci) prevede la realizzazione di una struttura su modello leonardesco da impiantare presso l'abbandonato spazio anfiteatro esistente ai margini del Complesso Agave, per promuovere il recupero di tale spazio come bene collettivo fruibile.
e) Il cantiere di recupero degli spazi sociali, si organizza e si muove a preparazione, integrazione e completamento del cantiere (d).