Disegno di legge n. 222 del 23/10/2024. Aree idonee: Individuazione delle superfici e delle aree per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili
#AreeIdonee In attuazione dell’articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili) e dell’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica del 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili).
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Il processo è promosso dall'Assessorato allo Sviluppo Economico, dalla Direzione del Dipartimento Sviluppo Economico e dalla Sezione Transizione Energetica
La Regione Puglia dà il via alla Consultazione pubblica per raccogliere pareri, opinioni inerenti il Disegno di legge n. 222 del 23/10/2024 e finalizzato all’individuazione delle superfici e delle aree per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili in attuazione dell’articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (“Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili”) e dell’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica del 21 giugno 2024 (“Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”).
L’esigenza di legiferare sulla materia in parola risulta funzionale al conseguimento degli obiettivi stabiliti dal legislatore comunitario e nazionale, tra i quali il perseguimento della sostenibilità ambientale, il contrasto ai cambiamenti climatici, il perseguimento della decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale a partire dagli obiettivi di cui alla tabella A dell’articolo 2 del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 21 giugno 2024, in coerenza altresì con le previsioni dello strumento di pianificazione energetica regionale.
L’individuazione delle c.d. aree idonee costituisce una tematica che involge plurimi fronti di indagine e discussione. Da un lato si rinviene l’annosa e problematica tematica della dipendenza energetica e la necessità di raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati per il 2050 dalla strategia comunitaria al fine di ridurre le emissioni nette di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, così da divenire il primo continente climaticamente neutro entro il 2050, impongono politiche di promozione delle FER a tutti i livelli. Dall'altro, la consistente crescita nella produzione e nel numero di impianti da FER induce a valutarne e mitigarne gli effetti sul paesaggio ecologico e culturale, in particolare nei Paesi del bacino del Mediterraneo, più soggetti alla pressione antropica.
Su tale ultimo punti, del resto, se su scala europea o nazionale la produzione di energia da fonti rinnovabili è spesso percepita e considerata come unilateralmente positiva, è invece su scala locale che lo sviluppo delle energie rinnovabili può produrre esternalità negative che intaccano i valori culturali e naturali del paesaggio, con potenziali ricadute sul turismo, sulla produzione agricola e sull’identità e riconoscibilità dei luoghi.
In definitiva, sulla scorta di tutte le delicate istanze in gioco, con la proposta di legge in esame la Regione Puglia intende esercitare le prerogative costituzionali di cui all’art. 117 come riconosciute dall’articolo 20, comma 4, del d.lgs. 199/2021 con l’obiettivo e la finalità di traguardare gli sfidanti obiettivi posti dall’art. 1 del DM 21 giugno 2024, tutelando altresì i valori culturali, paesaggistici, ambientali e rurali attraverso l‘individuazione di aree con indicatori di idoneità alla realizzazione di impianti FER.
Così come previsto dalla L.R. n.28/2017 (“Legge sulla partecipazione”), al fine di assicurare il pieno coinvolgimento dei territori sulle tematiche oggetto di interesse, acquisire ulteriori e più estesi contributi utili ed emendamenti, è avviato un percorso di consultazione pubblica del documento preliminare dello Schema di disegno di legge, sia attraverso il presente portale, sia con audizioni e confronti da attuarsi nelle sedi delle Commissioni Consiliari competenti, coinvolgendo i principali stakeholders pubblici e privati. Una attenzione specifica sarà riservata alla interlocuzione con ANCI e UPI, cui sarà richiesto di intermediare nel modo più efficiente possibile con tutti i Comuni e le Province associati.
La consultazione pubblica rimarrà aperta dal 28 ottobre 2024 al 16 novembre 2024.
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