UP - Urbanistica Puglia
Revisione della Legge Urbanistica Regionale (L.R. n.20/2001)
Modifiche a "Umanesimo urbano: accessibilità, vivibilità, sensibilità"
Descrizione
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Quinto appuntamento del processo partecipativo UP -Urbanistica Puglia, il percorso diffuso avviato dalla Regione Puglia nell'ambito del processo di redazione della nuova legge urbanistica regionale.
Il laboratorio, aperto alla partecipazione di cittadini, istituzioni e associazioni territoriali, è un momento di confronto e riflessione sui temi in discussione, con il contributo e l'intervento di testimoni esperti e facilitatori. L’obiettivo è continuare la raccolta di raccomandazioni utili all’urbanistica, per produrre conoscenza diffusa, fare comunità, generare cambiamento per il governo del territorio pugliese.
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Il laboratorio di Taranto ha identificato raccomandazioni fondamentali che il governo del territorio dovrebbe recepire per una pianificazione urbana che promuova l'accessibilità, la vivibilità e la sensibilità, orientata a un futuro più dignitoso, inclusivo e salutare:
- pianificazione inclusiva e centrata sulla persona. L'urbanistica deve essere intrinsecamente inclusiva, progettata per tutte le età, generi, abilità e fragilità, garantendo dignità e sollievo nelle abitudini quotidiane e assicurando che nessuno sia lasciato indietro; è essenziale ricreare comunità e gestire la \"città dei diritti\", rendendo accessibili a tutti sia la casa che lo spazio urbano reale; la rigenerazione urbana deve attrarre investimenti, sostenere la salute fisica e mentale, e promuovere la riqualificazione di interi quartieri, anche attraverso l'urbanistica sportiva e i grandi eventi;
- Co-creazione e governance partecipata. L'urbanistica deve trasformarsi da ambito tecnico a processo collettivo, con l'amministrazione pubblica che facilita e accompagna i processi dal basso, superando burocrazie dittatoriali e conflittualità tra enti. La fiducia si costruisce \"atterrando sul territorio\" e confrontandosi al di là della formalità, con la volontà politica di realizzare gli obiettivi. È fondamentale mantenere la centralità dell'interesse pubblico con un disegno, una visione condivisa e una lettura degli aspetti critici dei piani.
- Valorizzazione del patrimonio culturale e naturale. Il patrimonio culturale è una risorsa di assoluta uguaglianza, da mettere a sistema in un lavoro interdisciplinare, e rappresenta un asse portante insieme alla riconversione del mare per abbattere distanze e divisioni. È necessario riscoprire il senso del mare e valorizzare strutture storiche per i turisti e la comunità, creando nuovi waterfront e luoghi di aggregazione, cura e benessere comune.
- Conoscenza diffusa e misurabilità degli impatti. Produrre conoscenza diffusa attraverso la formazione specialistica su rigenerazione urbana e innovazione sociale, creando alleanze per il territorio e valorizzando la centralità delle conoscenze. Sviluppare l'etica della cura dello spazio urbano, promuovendo azioni partecipative dal basso come la riqualificazione di giardini e l'organizzazione di incontri diretti per coinvolgere tutte le generazioni. Adottare principi di design universale e misurare l'inclusione sociale, la ricchezza dei servizi collettivi, il diritto di abitare e la biodiversità attraverso indicatori specifici, ragionando per obiettivi con un processo di verifica continua.Curare la dimensione economica dell'urbanistica con un'analisi di sostenibilità, coinvolgendo \"molte teste pensanti\" e proseguendo il dialogo con istituti di ricerca e università per valorizzare le competenze