Verso il Nuovo PUG: Leverano Disegna il suo Futuro
#pugliapartecipa #pugleverano La visione della Comunità per il Piano Urbanistico di Leverano
Narrazioni di Quartiere: Pozzolungo, Mennula e Diana
Comune di Leverano, LUA, Gruppo178, Legambiente di Leverano e della Terra d'Arneo
Le “Narrazioni di Quartiere” rappresentano tappe fondamentali del percorso partecipativo “Verso il nuovo PUG – Leverano disegna il suo futuro”; la metodologia seguita all’interno di questi incontri è in gran parte sperimentale ed oggetto di progressivi miglioramenti, per adattarsi all’esigenza di stimolare una coscienza ed identità urbanistica nei residenti dei diversi quartieri e, contemporaneamente, raccogliere indicazioni, proposte e prospettive da inserire nel nuovo Piano Urbanistico Generale.
L’idea di base prende spunto dalle “Passeggiate di Faro”, manifestazione legata alla Convenzione di Faro per l’eredità culturale ed ampiamente usate in ambito ecomuseale, così come dai Placecheck, metodologia sviluppata in ambito anglosassone per facilitare una catalizzazione di processi di cittadinanza attiva a livello di quartiere.
Dalle Passeggiate di Faro deriva il coinvolgimento di abitanti del luogo, chiamati a divenire voce narrante della storia dei luoghi che si attraversano e, in tal modo, recuperareun senso di unitaretà nella percezione del quartiere.
In tal senso non ha importanza se la storia e le storie narrate siano rilevati da un punto di vista urbanistico, culturale od antropologico, ma è indispensabile che provochino quel coinvolgimento, quel sentirsi parte di un racconto di vita scritto a più mani, di cui tutti sono parte piccola o grande, indispensabili protagonisti o comprimari e che si snoda ininterrottamente dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri.
Ripercorrere le tappe della fondazione, dello sviluppo e della maturità di un quartiere, ascoltandolo dalla viva voce degli abitanti, significa approcciarsi ai luoghi comprendendone le dinamiche profonde, piuttosto che limitarsi ad un’analisi strutturale della componente urbanistico-insediativa o al chiedere agli abitanti di elecare “criticità e proposte” da prendere in considerazione per un nuovo piano urbanistico.
Questo coinvolgimento degli ‘attori-creatori’ porta d’altra parte con sé la coscienza di essere, tutti insieme, forza fondamentale ed indispensabile per ogni futuro cambiamento.
Informe del encuentro
La discussione in piazza
Un primo argomento di discussione, una volta tornati in piazza, è stato la proposta di creare un varco in uno dei residui muri in pietra viva e malta rossa, per connettere con un itinerario ciclistico-pedonale il Pozzolungo con la l’area della Villa e Municipio Comunale, che comprende anche le scuole di via Turati. Nel valutare la proposta altri partecipanti hanno altresì fatto notare la necessità di proteggere questi segni della passata ruralità, per cui veniva chiesto, in ogni caso, di limitare tali eventuali varchi alla dimensione minima utile.
Allo stesso modo si propone di tutelare l’ultimo esemplare di gelso di grandi dimensioni presente in Masseria Cutura e di ripiantarne altri come segno identitario del paesaggio.
Una proposta utile è quella di selezionare alcuni itinerari a preferenziale pedo-ciclabilità, in cui l’arredo urbano ed il verde siano utilizzati per rallentare efficacemente il traffico veicolare sotto ai 30 km/h, creando un indispensabile senso di sicurezza per pedoni e ciclisti, disincentivandone la percorrenza per le automobili e rendendole attraenti e fruibili anche per le attività sportive all’aperto (es. camminata veloce).
Un secondo punto di discussione è stato il verde pubblico, in tutte le sue possibili declinazioni, dalle alberature alle aiuole. Si tratta di un’esigenza molto sentita in un quartiere che, in buona parte, presenta una densità abitativa molto alta, con strade di larghezza limitata. Considerata l’esistenza di aree pubbliche di proprietà comunale immediatamente a sud della parrocchia della Madonna del Rosario, l’assemblea sottolineava l’importanza di destinarle ad aree verdi, data la loro stretta contiguità con il Pozzolungo.
Importante, come espresso durante la passeggiata, il conservare almeno in parte i giardini-frutteto nel retro delle abitazioni, come del resto previsto già nel vigente PRG, decisamente rari nella parte densa del quartiere.
Altrettanto importante è però il verde per la creazione di una atmosfera positiva, ragion per cui occorrerebbe incentivare, anche da parte dei privati, l’uso di pante da fiore, nell’ambito di balconi e terrazze (verde pensile).
Anche la piazza San Francesco viene ricordata come più ricca di fiori ed aiuole, prima dell’ultima ristrutturazione, e quindi più attraente; per evitare però problemi di calpestio e danneggiamenti viene proposto dai partecipanti la creazione di aiuole rialzate, che possano anche permettere di ammirare le piante più efficacemente, stando seduti sulle panchine.
Sempre per quanto riguarda Piazza San Francesco, nella sua versione precedente rispetto all’attuale, viene rimarcata la mancanza della fontana prima esistente, che rallegrava molto l’insieme.
Non è mancato l’accenno alle problematiche legate alla gestione dell’acqua di pioggia di piazza San Francesco, con la richiesta di realizzazzione di un pozzo drenante per evitare ristagni e la sostituzione della pavimentazione attuale con altra a minore assorbimento.
Il tema successivo riguardava il visibile calo demografico del quartiere (sopratutto nella parte del Pozzolungo), che viene avvetito come progressiva perdita di vitalità; per invertire questa tendenza occorre lavorare sul senso di identità del luogo, sul verde, sul decoro urbano, in modo da sviluppare un’immagine che possa essere attrattiva per le giovani famiglie. A questo si aggiuge la proposta di celebrare le nascite, con manifesti del Comune, per dare un senso di benvenuto a chi sceglie di diventare genitore. Non manca, in quest’ambito, l’osservazione su come nel quartiere l'immigrazione dai paesi dell'Est Europa stia in qualche modo rimpiazzando parte della perdita demografica che accusiamo, fenomeno che richiede la creazione di momenti d’incontro, per consolidare ed includere i nuovi cittadini nella vita sociale comunitaria.
Per quanto riguarda la vivibilità di quartiere, un punto su cui è stata posta molta attenzione è la percorribilità di strade e marciapiedi. Date le ridotte dimensioni degli uni e degli altri nel Pozzolungo, è stato proposta l’eliminazione di tutte le palificazioni verticali, montando gli elementi illuminanti su bracci a muro sugli edifici, possibilità prevista normativamente per l’illuminazione pubblica, ed utilizzando lo stesso metodo anche per la cartellonistica stradale.
L’illuminazione pubblica, inoltre, dovrebbe essere studiata per valorizzare il contesto, con luci calde (3000 - 2500 gradi) posizionate in modo scenografico.
Per la stessa ragione si propone di abbassare i marciapiedi fino all’asfalto, distinguendoli visivamente dalle aree carrabili attraverso l’uso di materiali di pavimentazione distinti e coprendo le canalette di drenaggio a pelo libero con caditoie longitudinali, in modo da evitare quei dislivelli. In questo modo si verrebbe a migliorare in modo fondamentale l’accessibilità per passeggini, persone anziane, sedie a rotelle, pedoni e biciclette.
Importante, infine, il ruolo della Polizia Comunale, per sorvegliare il decoro urbano, così come, d’altro canto, l’organizzare momenti di riunione e discussione come quello in essere, anche con l’invito di relatori a presentare esperienze di successo sviluppate in altri comuni.
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