Chi fa da sé fa per tre
#IOSONOILMIOQUARTIERE Circoli virtuosi di partecipazione collettiva ai beni comuni nel quartiere ex macello di Conversano
Passeggiata di ascolto e coinvolgimento degli abitanti del quartiere
Associazione A.U.T.
A.p.s. Venti di scambio
Passeggiata di ascolto e coinvolgimento degli abitanti del quartiere, raggiunti ed intercettati in giro per le strade principali e di maggior passaggio.
Laboratorio Urbano di Conversano, Via San Giovanni Bosco s.n.c
Quartiere EX Macello
Meeting report
Passeggiata di ascolto e coinvolgimento degli abitanti del quartiere, raggiunti ed intercettati in giro per le strade principali.
Attraverso l’utilizzo della mappa del quartiere, insieme alla persona intervistata si è approfondito su quali siano i luoghi del cuore e le zone che possono essere migliorate.
Con le persone del quartiere si è cercato di segnalare sulla mappa utilizzando delle emoticon adesive di diverso colore (verde, giallo e rosso) ed emozioni (sorridente, serio e triste) i luoghi sopracitati.
Dall’ascolto delle persone emerge che i luoghi del cuore per la maggior parte di loro sono quelli legati alla casa dove vivono e alle aree libere dove si giocava da piccoli/e.
Per quanto riguarda invece le proposte di miglioramento di alcune zone del quartiere, è emersa la necessità di riservare maggiore attenzione ai luoghi dove svolgere attività ludiche all’aperto (dai campetti sportivi ai parchi gioco per bambini/e) e il miglioramento della pulizia delle strade e la cura dei marciapiedi.
Tra gli aspetti negativi del quartiere da molti degli intervistati è emersa la necessità di una maggior sicurezza nella fruibilità degli spazi pubblici.
Un altro fattore ostacolante è la presenza di uno sbarramento di cemento che ha chiuso l’attraversamento ferroviario pedonale e che in passato permetteva di collegare più facilmente il quartiere tra le sue varie parti e il centro della città.
All’attività di mappatura è seguita una chiacchierata informale con le persone del quartiere ed ognuno ha raccontato vissuti personali o aneddoti su tradizioni locali e luoghi.
Da questa fase di ascolto si evidenziano i racconti legati alla produzione artigianale del Caseificio MASI di un abitante nato e cresciuto lì vicino, della presenza di una bottega di generi alimentari nella strada dell’ex-macello ormai chiusa da più di una decina d’anni, della bottega artigiana del sig. Dino artista e restauratore che ha lavorato nei restauri della Reggia di Caserta e della tradizione legata al culto di Sant’Antonio Abate che porta a smontare gli addobbi di Natale solo dopo il 17 gennaio in cui nella parrocchia del quartiere si fa il tradizionale falò.
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