MaBiP - Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
#pugliapartecipa; #bioeconomia; #economiacircolare; #partecipazione; #laboratori Processo partecipativo per la BioEconomia in Puglia
Workshop finale
Associazioni, Enti, Imprese rappresentanti del territorio
Webinar
Diretta streamingPresentazione dei risultati del percorso partecipativo e del Documento di Proposta Partecipata
Per partecipare all’evento e per ricevere il link della piattaforma scrivere una mail a centro.sostenibilita@uniba
Per la Diretta Facebook
PROGRAMMA
Saluti Istituzionali
- Stefano Bronzini, Rettore Università di Bari
- Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia
- Sergio Fontana, Presidente Confindustria Puglia
Introduzione e moderazione
- Gianluigi de Gennaro, Presidente Centro per l’Innovazione e la Creatività, Università di Bari
- Elvira Tarsitano, Presidente Centro per la Sostenibilità, Università di Bari
Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
- Giovanni Ronco, Coordinatore Gruppo tecnico ambiente Confindustria Puglia
Interventi programmati
- Rocco De Franchi, Avvocato, esperto per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile
- Titti De Simone, Onorevole, promotrice legge regionale sulla partecipazione
- Giuseppe Musicco e Michele Chieco, Sezione Studio e Supporto alla Legislazione e alle Politiche di Garanzia del Consiglio Regionale della Puglia
- Andrea Gelao, Coordinatore del gruppo di Facilitatori
Presentazione del Documento di Proposta Partecipata
a cura del gruppo di lavoro: Rossana Bray; Gabriella Calvano; Vito Carofiglio; Domenico Centrone; Annalisa Turi; Elvira Tarsitano
- Il processo partecipativo in dati
- La relazione accompagnatoria
- La proposta di legge
Considerazioni preliminari
a cura dei Consiglieri regionali invitati intervenuti.
Conclusioni
- Giuseppe Pirlo, Delegato del Rettore per la Terza missione e sostenibilità
COMUNICATO STAMPA
Presentazione della Proposta di Legge Regionale Partecipata “Disposizioni in materia di Bioeconomia”
UNIVERSITÁ, IMPRESE E CITTADINI PER LA BIOECONOMIA.
Venerdì 27 novembre alle ore 10.00, sarà presentato pubblicamente il Documento di Proposta “Disposizioni in materia di Bioeconomia”, frutto del processo partecipativo attivato da Centro per la Sostenibilità e Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università di Bari e Confindustria Puglia nell’ambito delle iniziative territoriali di Puglia Partecipa, avviso promosso dalla Regione Puglia. L’incontro rappresenta il Workshop finale del processo e si svolgerà in diretta streaming sulla piattaforma e sulla pagina Facebook “Mabip – Manifesto per la Bioeconomia in Puglia”.
Convinti che il confronto con le sfide globali passi dal coinvolgimento attivo dei territori, leve strategiche per una rivoluzione sostenibile, l’Università degli Studi di Bari e Confindustria hanno deciso di impegnarsi creando un’alleanza tra istituzioni, mondo della ricerca, imprese, associazioni e cittadini. Un’alleanza che ha portato alla stesura della proposta partecipata “Disposizioni in materia di Bioeconomia”. In uno scenario economico mondiale sempre più complesso e instabile, la Bioeconomia rappresenta infatti un modello di sviluppo dell’economia votato non solo al mero profitto e alla redditività ma anche al progresso sociale, considerato il volano per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi del 2015 e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.
Partendo da questi presupposti il processo partecipativo, attraverso Hackathon e Laboratori partecipati on-line, ha favorito la riflessione sul doppio sistema economia-ambiente, avviando un percorso di cambiamento nel modo di pensare e generare valore di tutti gli stakeholder coinvolti, dalle imprese alle istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Una vera e propria rivoluzione industriale che, dal basso, contributo su contributo, ha condotto alla stesura di una Proposta di Legge Regionale Partecipata dando voce ai cittadini pugliesi. Il percorso partecipativo ha condotto ad un testo che è da considerarsi esemplificativo dei contenuti emersi nel corso dei laboratori. Testo che dovrà essere rivisto in ottica di drafting normativo al fine di poter essere avviato al procedimento legislativo ordinario di presentazione di un progetto di legge, con assegnazione alle commissioni competenti, etc.
La proposta di Legge scaturita dal processo partecipativo è frutto di una visione di sviluppo che dovrebbe permeare la strategia politica regionale per raggiungere compiutamente gli obiettivi che si prefigge. Realizzare una Bioeconomia circolare e sostenibile farà in modo che la nostra prosperità economica e lo stato di salute del nostro ambiente si rafforzino vicendevolmente. Per questo motivo è necessario che ciascuna struttura politica e strategica assorba i principi costituenti della Bioeconomia e li declini nelle proprie attività, azioni e strumenti.
Una svolta economica sarà possibile solo grazie all’impegno congiunto di politica e cittadinanza, all’opportunità di perpetrare e dare maggiore corpo alla partecipazione di tutti coloro che si occupano di Bioeconomia e che ritengono necessario ripartire da un modello economico che su essa si fondi e ad essa guardi, con il fine di creare le giuste sinergie e dare inizio all’iter procedurale previsto per l’adozione di una legge, in linea con gli orientamenti europei. Con la Comunicazione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni dell'11 Marzo 2020, la Commissione Europea ha definito un nuovo piano d'azione per l'economia circolare dal titolo "Per un'Europa più pulita e più competitiva" nel quale si stabilisce un programma orientato al futuro, per costruire un'Europa più pulita e competitiva in co-creazione con gli operatori economici, i consumatori, i cittadini e le organizzazioni della società civile. Inoltre il Piano mira ad accelerare il profondo cambiamento richiesto dal Green Deal europeo, sulla base delle azioni in materia di economia circolare attuate sin dal 2015.
Le Regioni possono assumere un ruolo strategico determinante nella transizione dell’Europa intera verso un'economia circolare in quanto dispongono delle competenze e responsabilità in termini di regolamentazione necessarie, oltre alle conoscenze e all'esperienza sui territori, in grado di definire obiettivi realistici, da perseguire su scala territoriale differenziata: "le regioni sono sufficientemente grandi per fare la differenza e sufficientemente piccole per realizzarla" (cit. Tjisse Stelpstra).
Nell’ambito del “Manifesto per la Bioeconomia” in Puglia (MaBiP), è stato elaborato un elenco di raccomandazioni che saranno sottoposte all’attenzione della Presidenza della Regione, dell’Ufficio Partecipazione e dei nuovi Consiglieri Regionali: creare un Osservatorio Regionale sulla Bioeconomia, di natura partecipativa, sotto la guida della Presidenza della Regione, tramite l’Ufficio Partecipazione, che curi i rapporti ed il dialogo con l’assemblea legislativa e rappresentativa, i vari assessorati e dipartimenti che sono tutti coinvolti nei processi di Bioeconomia; incardinare il predetto Osservatorio nell’ambito delle strutture della Presidenza, essendo la Bioeconomia materia trasversale e dunque non riconducibile a uno specifico assessorato, oltre che di interesse per l’intera comunità regionale; creare uno sportello sulla Bioeconomia a supporto delle aziende; attivare un percorso partecipativo che conduca alla definizione di una Strategia Regionale per la Bioeconomia che si integri con il Forum Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e con la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile; promuovere la stesura di una Roadmap che individui i modelli e le best practice regionali in materia di Bioeconomia.
Secondo i principi di evidence-based policy e di partecipazione la legge proposta, quindi, vuole stabilire i principi regolatori per l’istituzione di un luogo di sinergia e capacità istituzionale, che agevoli la crescita sostenibile della Puglia, strutturando la collaborazione tra stakeholder di diversa provenienza e la condivisione costruttiva delle scelte con la cittadinanza.
Info: centro.sostenibilita@uniba.it
Link: www.facebook.com/Manifestobioeconomiapuglia
https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/bioeconomia-in-puglia/f/156/meetings/117
Streaming
Meeting report
Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
Oltre duemila visualizzazioni in diretta sulla pagina Facebook e oltre cinquanta partecipanti sulla piattaforma Teams – professionisti, comunità accademica, docenti, amministratori, associazioni, cittadini – per il workshop finale del progetto “Manifesto per la Bioeconomia in Puglia” (MaBiP), svoltosi oggi, venerdì 27 novembre 2020, in live streaming. Durante la mattinata è stata presentata la Proposta di Legge regionale partecipata “Disposizioni in materia di Bioeconomia”, elaborata al termine del processo partecipativo che il Centro per la Sostenibilità e il Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università di Bari e Confindustria Puglia hanno attivato grazie all’Avviso Puglia Partecipa promosso dalla Regione Puglia. Un’alleanza tra istituzioni, mondo della ricerca, imprese, associazioni e cittadini, nella convinzione che il raggiungimento delle sfide globali passi attraverso il coinvolgimento attivo dei territori, leve strategiche per una rivoluzione sostenibile.
I lavori sono stati aperti e condotti da Elvira Tarsitano, presidente del Centro per la Sostenibilità e Gianluigi de Gennaro, presidente del Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università di Bari che hanno sottolineato la portata dell’evento e la profonda valenza rappresentativa del percorso che ha condotto alla stesura della proposta di legge. Dal punto di vista ambientale, la Bioeconomia porta con sé opportunità e sfide. Le opportunità sono legate al graduale passaggio, nell’ambito dei processi produttivi, dall’utilizzo di risorse non rinnovabili a quelle rinnovabili, tale da limitare la pressione ambientale sugli ecosistemi e potenziarne il valore ai fini della loro conservazione, non solo per il loro valore intrinseco o quello collegato ai servizi ecosistemici. Un utilizzo non dissipativo delle risorse naturali del pianeta può essere possibile attraverso uno sforzo comune che deve riconsiderare il sistema di sviluppo odierno riprogrammandolo secondo i principi cardine della Bioeconomia, intesa come sistema socio-economico che comprende e interconnette quelle attività economiche che utilizzano il “capitale naturale”, bio-risorse rinnovabili del suolo e del mare – come colture agricole, foreste, animali e micro-organismi terrestri e marini – per produrre cibo, materiali ed energia in maniera ecocompatibile e sostenibile.
In rappresentanza dell’amministrazione regionale, è intervenuto Domenico Laforgia, a capo del Dipartimento Sviluppo economico, già impegnato nello studio dei temi dell’Economia Circolare e della Bioeconomia: “Quello che stiamo trattando è il tema del futuro. Non c’è futuro senza Economia Circolare e Bioeconomia. L’idea di progettazione è notevolmente cambiata nel tempo sino ad arrivare agli attuali concetti di riciclo e riutilizzo. Le aziende, però, non sono ancora pronte a questo approccio, così come il sistema universitario non è pronto ad insegnare questo tipo di progettazione. Quindi, questo futuro va costruito tutti quanti insieme. Orienteremo le azioni future della Regione a sostegno dello sviluppo imprenditoriale alla promozione e al rispetto dei principi dell’Economia Circolare e della Bioeconomia. In Italia, la nostra regione è fra le più impegnate su questo fronte. Questo fa sì che la proposta di legge partecipata possa essere fatta propria dalla Regione, dopo essere stata posta all’attenzione della Giunta, del Presidente e dei consiglieri regionali, perché possa trasformarsi in un atto concreto”.
Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia, ha espresso il punto di vista della categoria imprenditoriale, oggi fortemente stressata dalla situazione critica provocata dalle misure restrittive imposte dall’emergenza Covid-19: “Sono felice di essere qui a parlare di futuro e di sviluppo sostenibile in una prospettiva concreta e possibile. Al termine di questo periodo di emergenza dobbiamo pensare non più a contributi a fondo perduto ma ad un sostegno allo sviluppo delle imprese che non può essere più a discapito della salute e dell’ambiente. Anche per questo abbiamo voluto esserci dall’inizio nel percorso di creazione della proposta di legge sulla Bioeconomia. Lo sviluppo sostenibile è possibile solo in un’ottica europea, globale, per non creare svantaggi produttivi nei singoli territori nazionali”.
A concludere gli interventi introduttivi, Stefano Bronzini, Magnifico Rettore dell’Università di Bari: “Ritengo che questo sia un momento molto importante non perché sia l’inizio di un percorso ma perché questo è un ulteriore passo nella direzione giusta. Ben prima dell’arrivo del Covid-19 con le sue conseguenze, abbiamo sostenuto che non c’è confine alla Scienza e che il futuro deve basarsi sulla somma dei saperi. Aver fatto questo passo insieme ad altri, in direzione della Economia Circolare e della Bioeconomia, va nella direzione di quella che è la nostra concezione di Università”.
Il processo partecipativo che ha condotto alla stesura della proposta di legge presentata quest’oggi è stato avviato con la sottoscrizione in data 20 Marzo 2019 del “Manifesto della Bioeconomia in Puglia” e si è articolato attraverso la call Hackathon per le best practice e i Laboratori partecipati on-line. Un processo lungo ed articolato che ha favorito la riflessione sul doppio sistema economia-ambiente, avviando un percorso di cambiamento nel modo di pensare e generare valore di tutti gli stakeholder coinvolti, dalle imprese alle istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Una vera e propria rivoluzione industriale che, dal basso, contributo su contributo, è confluita in un testo di legge da considerarsi esemplificativo dei contenuti emersi nel corso dei laboratori. E che dovrà essere rivisto in ottica di drafting normativo al fine di poter essere avviato al procedimento legislativo ordinario di presentazione di un progetto di legge, con assegnazione alle commissioni competenti, etc.
La proposta di Legge scaturita dal processo partecipativo è frutto di una visione di sviluppo che dovrebbe permeare la strategia politica regionale per raggiungere compiutamente gli obiettivi che si prefigge. Realizzare una Bioeconomia circolare e sostenibile farà in modo che la nostra prosperità economica e lo stato di salute del nostro ambiente si rafforzino vicendevolmente. Per questo motivo è necessario che ciascuna struttura politica e strategica assorba i principi costituenti della Bioeconomia e li declini nelle proprie attività, azioni e strumenti.
Al dibattito hanno preso parte Rocco De Franchi, avvocato, esperto per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, Titti De Simone, Onorevole, promotrice legge regionale sulla partecipazione, Giuseppe Musicco e Michele Chieco, Sezione Studio e Supporto alla Legislazione e alle Politiche di Garanzia del Consiglio Regionale della Puglia, Giovanni Ronco, Coordinatore Gruppo tecnico ambiente Confindustria Puglia, Andrea Gelao, Coordinatore del gruppo di Facilitatori.
Tutti concordi nell’affermare che il processo partecipato e la proposta di legge rappresentino le fondamenta su cui costruire nuovi orizzonti e progetti che possano contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, nel rispetto delle vocazioni e delle specificità degli stessi; uno sprone a lavorare per la creazione e la condivisione di buone pratiche nell’interesse dell’ambiente e della comunità pugliese. In uno scenario economico mondiale sempre più complesso e instabile, la sostenibilità, nella sua articolazione ambientale, sociale ed economica, può essere una risposta a gran parte delle sfide regionali e globali che dovremo affrontare nei prossimi anni, dal risanamento ambientale, ai problemi del cambiamento climatico, riconciliando economia, ambiente e società. Il carattere “trasversale” della bioeconomia offre un’opportunità unica per affrontare in maniera onnicomprensiva e sistemica quelle sfide sociali dai quali non potremo più sottrarci e l’auspicio è di continuare su questo solco già tracciato. La natura partecipativa della proposta di legge potrà favorire la promozione, la transizione, la creazione e la diffusione di modelli di bioeconomia, attraverso un processo inclusivo.
L’elaborazione dei dati, la stesura del Documento di Proposta Partecipata e la presentazione del Documento è stata curata dai componenti del gruppo di lavoro - Rossana Bray, Gabriella Calvano, Vito Carofiglio, Domenico Centrone, Annalisa Turi, Elvira Tarsitano – che hanno illustrato nel dettaglio la proposta di legge, soffermandosi sull’importanza di un impegno congiunto di politica e cittadinanza per ripartire da un modello economico che fondato sulla Bioeconomia e ad essa guardi. Queste le principali raccomandazioni e le proposte sottoposte all’attenzione della Presidenza della Regione, dell’Ufficio Partecipazione e dei nuovi Consiglieri Regionali: creazione di un Osservatorio Regionale sulla Bioeconomia, di natura partecipativa, che curi i rapporti ed il dialogo con l’assemblea legislativa e rappresentativa, i vari assessorati e dipartimenti che sono tutti coinvolti nei processi di Bioeconomia; creazione di uno sportello sulla Bioeconomia a supporto delle aziende; attivazione di un percorso partecipativo che conduca alla definizione di una Strategia Regionale per la Bioeconomia; stesura di una Roadmap che individui i modelli e le best practice regionali in materia di Bioeconomia. Infine, essendo la Bioeconomia materia trasversale e dunque non riconducibile a uno specifico assessorato, oltre che di interesse per l’intera comunità regionale, è stato proposto di incardinare il predetto Osservatorio nell’ambito delle strutture della Presidenza e, in particolare, dell’Ufficio Partecipazione.
È intervenuta, infine, la consigliera regionale Lucia Parchitelli che ha dichiarato di “accogliere con favore l’idea di Bioeconomia e di uno sviluppo economico che non tralasci uno scopo sociale”. “Molti progetti non hanno seguito”, ha aggiunto, “perché mancano di una visione. Al contrario, in questa proposta di legge riconosco una precisa visione e articolazione e sono convinta che l’economia debba andare di pari passo con il benessere dell’ambiente: non ci resta molto tempo per elaborare una strategia globale”.
In chiusura dei lavori il, Giuseppe Pirlo, delegato del Rettore per la Terza Missione e Sostenibilità, ha sottolineato quanto il processo partecipativo realizzato rispecchi il lavoro che l’Ateneo barese compie non solo nella formazione dei propri studenti, ma anche al servizio del territorio e della sua crescita. Un’Università come luogo di condivisione delle idee, di sviluppo, di confronto. Oggi se ne comprende appieno la valenza, maggiormente in virtù del tema che si affronta: ripensare il futuro in un’ottica sostenibile. Uno sforzo che non poteva che essere fatto insieme a tutti gli altri protagonisti del sistema per far sì che dalla proposta si passi all’azione quotidiana.
Per dar voce ad un percorso di cambiamento globale ispirato ai principi della bioeconomia. Un processo che vede la popolazione protagonista nel realizzare nuovi modelli di sostenibilità locale e nella generazione di impresa favorendo il dialogo tra competenze differenti e complementari su e fra tutti i livelli del territorio pugliese, immaginando e focalizzando misure e necessità del mondo della ricerca, istruzione e industria affinché un traguardo nel breve periodo possa essere raggiunto.
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