MaBiP - Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
#pugliapartecipa; #bioeconomia; #economiacircolare; #partecipazione; #laboratori Processo partecipativo per la BioEconomia in Puglia
Workshop iniziale
Centro per la Sostenibilità
Università di Bari
Confindustria Puglia
Centro per l’Innovazione e Creatività
Regione Puglia
Webinar
Webinar online in video conferenza su piattaforma software Microsoft Teams di Uniba a cura di formatori esperti. sarà avviata sui social anche una diretta video live, che potrà essere fruibile anche successivamente.- Presentazione del percorso partecipativo e degli step di processo
- Avvio e lancio call
- Hackathon
1) Per partecipare su MIcrosoft Teams (Uniba) clicca QUI
PROGRAMMA
Saluti istituzionali
- Stefano Bronzini, Rettore Università di Bari
- Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia
- Presidente Confindustria Puglia
Presentazione processo partecipativo
- Elvira Tarsitano, Presidente Centro per la Sostenibilità, Università di Bari
Lancio e avvio Hackathon "Circular action"
- Gianluigi De Gennaro, Presidente Centro per l’Innovazione e Creatività, Università di Bari
Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
- Giovanni Ronco, coordinatore Gruppo tecnico ambiente Confindustria Puglia
Interventi
- Titti De Simone, Consigliera del Presidente per l’attuazione del programma di governo regionale
- Rocco De Franchi, Consigliere del Presidente per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile
- Giuseppe Musicco, Dirigente della Sezione Studio e Supporto alla Legislazione del Consiglio della Regione Puglia
Interventi programmati
- Staff, Formatori e Facilitatori coinvolti nel progetto
Conclusioni
- Giuseppe Pirlo, delegato del Rettore per la Terza missione e sostenibilità
Streaming
Meeting report
Manifesto per la Bioeconomia in Puglia
Oltre settecento visualizzazioni della diretta live sulla pagina facebook e circa cinquanta partecipanti tra professionisti, comunità accademica, docenti, amministratori, associazioni, cittadinanza sulla piattaforma Teams, hanno preso parte al workshop iniziale del progetto “Manifesto per la Bioeconomia in Puglia” (MaBiP), il processo partecipativo che il Centro per la Sostenibilità e il Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università di Bari e Confindustria Puglia hanno attivato nell’ambito delle iniziative territoriali dell’Avviso Puglia Partecipa, promosso dalla Regione Puglia.
Ha aperto i lavori della giornata il Prof. Giuseppe Pirlo, delegato del Rettore per la Terza missione e sostenibilità. Convinti che il raggiungimento delle sfide globali passi dal coinvolgimento attivo dei territori, leve strategiche per una rivoluzione sostenibile, l’Università degli Studi di Bari e Confindustria, hanno deciso di impegnarsi creando un’alleanza tra istituzioni, mondo della ricerca, imprese, associazioni e cittadini.
La giornata si è svolta con una discussione guidata, moderata dalla dott.ssa Elvira Tarsitano, presidente del Centro per la Sostenibilità e referente scientifico del progetto MaBiP, che ha evidenziato come la Bioeconomia può essere la risposta a gran parte delle attuali sfide mondiali, dal riscaldamento globale ai problemi del cambiamento climatico, all’agricoltura che non adotta pesticidi. La Bioeconomia, di cui fanno parte anche i principi dell’Economia Circolare, favorisce un modello di sviluppo sostenibile votato non solo al mero profitto e alla redditività ma anche al progresso sociale, considerato il volano per il raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi del 2015 e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.
I lavori sono proseguiti con la presentazione delle fasi del processo partecipativo a cura della dott.ssa Tarsitano.
A seguire, durante l’evento il Prof. Gianluigi de Gennaro, presidente del Centro per l’Innovazione e Creatività, ha lanciato e avviato la call per l’Hackathon “Circular Action” presentando il regolamento e le modalità di partecipazione. Una ‘chiamata a raccolta‘ per localizzare, promuovere e mappare le best practice della Bioeconomia in Puglia. Una Circular Action alla ricerca di azioni frutto delle iniziative di start up o aziende, di associazioni, di singoli cittadini aperta a tutti per provare e raccontare le pratiche che hanno generato esperienze di nuovi modelli di produzione e consumo. Sarà così incrementata la consapevolezza di quanto sia importante attivare forme di sviluppo basate sui principi della bioeconomia negli ambiti industriali pugliesi di forte impatto, favorendo la promozione, transizione, creazione e adozione di modelli di bioeconomia attraverso un processo di inclusione che coinvolga tutti gli stakeholder regionali (Istituzioni, mondo delle imprese, università e centri di ricerca, comunità e cittadini) a più livelli.
Partendo da questi presupposti, il processo partecipativo che è stato avviato nella giornata odierna vuole essere una prosecuzione di quanto intrapreso in Puglia da istituzioni (Presidenza della Regione Puglia), enti di ricerca (Università degli Studi di Bari) e industria (Confindustria) con la sottoscrizione in data 20 Marzo 2019 del “Manifesto della bioeconomia in Puglia”, primo passo verso una strategia d’intervento pugliese nel panorama della Bioeconomia. ha sottolineato il dott. Giovanni Ronco, coordinatore del Gruppo tecnico ambiente di Confindustria Puglia. Accelerare la transizione verso la Bioeconomia risulta fondamentale per incrementare non solo la competitività di industria, ricerca e formazione regionale, rafforzare il posizionamento pugliese nel contesto nazionale e internazionale ma soprattutto salvaguardare il patrimonio ambientale e socioculturale del nostro territorio. Crediamo sia necessario adottare strumenti e soluzioni che coinvolgano una pluralità di attori e stimolino allo stesso tempo processi virtuosi di cooperazione e di definizione di nuovi modelli di business secondo i principi della bioeconomia.
Gli organizzatori della giornata stanno da tempo investendo tutto il loro patrimonio scientifico, culturale e professionale in questo settore, intendendo fornire un essenziale contributo. In pratica, tanto ancora c’è da fare e si spera, che questa giornata che avvia questo percorso partecipativo, abbia dato inizio ad una serie d’eventi che consentano di confrontarsi per stimolare la ricerca e la conoscenza in questo campo e metterle al servizio della società.
Questo percorso, ha sostenuto l’Onorevole Titti de Simone, Consigliera del Presidente per l’attuazione del programma di governo regionale, intervenuta in rappresentanza della Regione Puglia, potrà favorire politiche di sviluppo a livello territoriale e diffondere storie di successo attivate attraverso i cinquanta processi territoriali selezionati con l’Avviso Puglia Partecipa, uno strumento innovativo al servizio dei cittadini introdotto dalla L.R. 28/2017 “Legge sulla partecipazione” per rafforzare la trasparenza, il dialogo con i cittadini e gli stakeholder. Percorsi partecipati, che possano essere esempio per attivare processi di bioeconomia partendo da buone pratiche esistenti e delineando nuovi orizzonti e progetti che possano contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio di appartenenza e dell’intera area regionale, nel rispetto delle vocazioni e delle specificità dei territori stessi.
Ad oggi la politica ha già dato evidenza di un interesse nell’ambito della Bioeconomia, la firma da parte del Presidente della Regione Puglia del Manifesto della Bioeconomia sugella il forte interesse della Regione a lavorare per la creazione di buone pratiche e di una legge che avvantaggi la Bioeconomia nel territorio pugliese, un interesse più di una volta dimostrato ormai necessario per la comunità. In uno scenario economico mondiale sempre più complesso e instabile, la sostenibilità, nella sua articolazione ambientale, sociale ed economica, rappresenta una bussola fondamentale per orientare azioni delle Istituzioni e delle persone, ha evidenziato l’avv. Rocco De Franchi, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile. Un processo partecipativo legato alla bioeconomia, grazie al suo enorme potenziale innovativo, può essere una risposta a gran parte delle sfide regionali e globali che dovremo affrontare nei prossimi anni, dal risanamento ambientale, ai problemi del cambiamento climatico, riconciliando economia, ambiente e società. Il carattere “trasversale” della bioeconomia offre un’opportunità unica per affrontare in maniera onnicomprensiva e sistemica quelle sfide sociali dai quali non potremo più sottrarci e l’auspicio e di continuare su questo solco già tracciato.
Attraverso la dinamica del dibattito e del confronto, il processo partecipativo ha la finalità di semplificare i rapporti tra i protagonisti in materia di bioeconomia, favorendo connessioni trasversali e permettendo la divulgazione e l’impiego di buone pratiche e tecnologie di pronta adozione sul territorio.
Infatti, ha sostenuto il dott. Giuseppe Musicco, Dirigente della Sezione Studio e Supporto alla Legislazione del Consiglio della Regione Puglia, puntando sulla partecipazione sarà possibile favorire la promozione, transizione, creazione di modelli di bioeconomia, attraverso un processo di inclusione che coinvolgerà un elevato numero di stakeholder regionali, a più livelli, compreso l’ufficio Legislazione, che ha stipulato una convenzione con il Centro per la Sostenibilità, consentendo sia di facilitare il dialogo tra essi, sia di promuovere principi, azioni, interventi necessari a costruire un modello di sviluppo strategico regionale legato alla Bioeconomia, sia di portare alla stesura di una proposta di Legge Regionale Partecipata sulla Bioeconomia.
A confronto le tesi degli esperti, le esperienze e i contributi di coloro che operano per promuovere la Bioeconomia come essenza e patrimonio di ogni singolo territorio. Il Prof. Angelo Tursi, ordinario di Ecologia dell’Università di Bari e componente del Comitato Tecnico Scientifico del Centro per la Sostenibilità dell’ateneo barese, ha messo in evidenza come dal punto di vista ambientale, la Bioeconomia porta con sé opportunità e sfide. Le opportunità sono legate al graduale passaggio, nell’ambito dei processi produttivi, dall’utilizzo di risorse non rinnovabili a quelle rinnovabili, tale da limitare la pressione ambientale sugli ecosistemi e potenziarne il valore ai fini della loro conservazione, non solo per il loro valore intrinseco o quello collegato ai servizi ecosistemici. Un utilizzo non dissipativo delle risorse naturali del pianeta può essere possibile attraverso uno sforzo comune che deve riconsiderare il sistema di sviluppo odierno riprogrammandolo secondo i principi cardine della Bioeconomia, intesa come sistema socio-economico che comprende e interconnette quelle attività economiche che utilizzano il “capitale naturale”, bio-risorse rinnovabili del suolo e del mare – come colture agricole, foreste, animali e micro-organismi terrestri e marini – per produrre cibo, materiali ed energia in maniera ecocompatibile e sostenibile.
A seguire, la Prof.ssa Maria Lisa Clodoveo del settore di Scienze e Tecnologie Alimentari del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina dell'Università degli Studi di Bari, ha messo in evidenza come la Bioeconomia può anche amplificare una serie di sfide, ponendo come condizione necessaria la sostenibilità dei prodotti e dei processi biologici. Sono molteplici gli esempi di gestioni non sostenibili per l’ambiente e per la salute dell’uomo, in particolare nel settore dell’industria alimentare. Spesso, non vi è alcuna necessità di accrescere la produzione di materie prime, ma piuttosto di accrescerne il valore aggiunto e l’utilità per la società, migliorando la qualità dei prodotti (ad es. in agricoltura) e di processi produttivi, in risposta a quanto richiesto dall’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 con nuovi modelli di produzione e consumi. La Prof.ssa Clodoveo ha illustrato alcuni esempi concreti che l’Università di Bari sta portando avanti insieme alla Prof.ssa Filomena Corbo, del Dipartimento di Farmacia nel campo dell’innovazione dei processi e dei prodotti in particolare in settore trainante per l’intera economia regionale come quello dell’Olio di Extravergine Oliva.
Attraverso un processo metodologico partecipativo, innovativo, inclusivo, multidisciplinare e pensato per costruire il percorso di valorizzazione del nuovo modello economico e culturale della Bioeconomia, sarà avviato un percorso di cambiamento nel modo di pensare e generare valore di tutti gli attori coinvolti, dalle imprese alle istituzioni alle associazioni e ai singoli cittadini. Una vera e propria rivoluzione industriale che possa, dal basso, contributo su contributo, avere come obiettivo la stesura di una proposta di legge sulla Bioeconomia attraverso un percorso partecipativo che dia voce ai cittadini pugliesi. Infatti, con i Laboratori partecipati a cura di facilitatori esperti, che sono intervenuti nel corso del dibattito: Andrea Gelao, Lilli Antonacci, Gaia Zero e Antonio Massari, con l’utilizzo degli strumenti dei percorsi partecipativi, il processo porterà a riflettere sul doppio sistema economia-ambiente: i sistemi economici richiedono indici di crescita sempre positivi e rifuggono ogni stabilizzazione e immobilità; l’ambiente, invece, richiede equilibrio e stabilità. Non essendoci alcuna convergenza spontanea tra le esigenze dei due sistemi, la domanda è quale debba cedere il passo all’altro. La risposta porterà alla definizione e alla creazione di modello economico sostenibile che assumerà la crescita economica limitatamente e condizionatamente alla sostenibilità delle risorse materiali.
Compito dello staff di progetto: Gabriella Calvano; Annamaria Demarinis, Rossana Bray; Annalisa Turi, Rosa Porro, Vito Carofiglio, Domenico Centrone, Rosaria Parisi, Marcello Colao, Francesca Bottazzi, alcuni dei quali sono intervenuti nel dibattito fornendo un utile contributo, sarà quello di facilitare connessione e dialogo tra stakeholder appartenenti a diverse catene del valore; promuovere e divulgare a tutti i livelli dei principi della Bioeconomia; ricostruire il contesto pugliese in materia di Bioeconomia per una successiva mappatura; redigere una roadmap per lo sviluppo strategico della Bioeconomia in Puglia; favorire la stesura di una proposta di legge regionale sulla Bioeconomia.
In chiusura dei lavori il, prof. Giuseppe Pirlo ha richiamato i principali risultati emersi dalla discussione. La Bioeconomia rappresenta una nuova opportunità di sviluppo per il territorio pugliese. Ad oggi, pur avendo molte buone pratiche su più livelli e settori, la Regione risulta ancora carente di una fitta rete di attori operanti nella Bioeconomia e di modelli di sviluppo altamente sostenibili in campo ambientale, sociale ed economico. Il processo partecipativo proposto dal Centro per la Sostenibilità e dal Centro per l’Innovazione e la Creatività dell’Università degli Studi di Bari e da Confindustria Puglia, consiste nel dar voce a livello regionale ad un percorso di cambiamento globale ispirato ai principi della bioeconomia. Un processo che vede la popolazione protagonista nel realizzare nuovi modelli di sostenibilità locale e nella generazione di impresa favorendo il dialogo tra competenze differenti e complementari su e fra tutti i livelli del territorio pugliese, immaginando e focalizzando misure e necessità del mondo della ricerca, istruzione e industria affinché un traguardo nel breve periodo possa essere raggiunto.
Soddisfatto dell’esito della giornata, il prof Giuseppe Pirlo ha fissato per dopo l’estate una serie di appuntamenti che avviano così un processo metodologico partecipativo, innovativo, inclusivo, multidisciplinare e pensato per costruire il percorso di partecipazione attorno alle seguenti tematiche: Circolarità, rifiuti e cambiamenti climatici; Circolarità, cibo, salute e stili di vita; Circolarità e nuovi modelli di impresa e Circolarità e sviluppo sostenibile del territorio.
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