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ATTIVI PER UN BILANCIO COMUNE
Appartiene al gruppo PROCESSI TERRITORIALI
Comune di Carapelle (FG)
.Carapelle è il più giovane comune del comprensorio dei Cinque Reali Siti, un territorio di grande rilevanza storica e agricola nella provincia di Foggia. Fondato nel 1774 in concomitanza con l’istituzione dei Cinque Reali Siti, il nome “Carapelle” deriva dall’omonimo fiume che scorre nelle vicinanze, il quale ha da sempre giocato un ruolo importante nella vita e nell’economia della zona.
Originariamente, Carapelle nacque come colonia agricola con un insediamento di 56 famiglie, provenienti principalmente dalle regioni limitrofe: Irpinia, Abruzzo e Basilicata. Queste famiglie si stabilirono nei pressi di un antico pozzo, probabilmente di origine gesuitica, che fungeva da punto di riferimento per le attività quotidiane e l’approvvigionamento d’acqua.
Nel 1806, il territorio tornò sotto il controllo del Regio Fisco, ovvero la gestione finanziaria e fiscale del Regno di Napoli. Due anni più tardi, nel1808, Carapelle divenne una frazione del comune di Orta Nova e mantenne questo status fino alla metà del XX secolo.
Nel1958, Carapelle ottenne finalmente l’autonomia amministrativa, diventando un comune indipendente. Da allora, ha visto una crescita costante, soprattutto nel settore agricolo, che continua a essere il pilastro della sua economia. Il fertile territorio che circonda il paese permette infatti una produzione agricola di alta qualità, con particolare rilevanza per la coltivazione di cereali e ortaggi. L’economia di Carapelle è strettamente legata al settore agricolo, con coltivazioni di cereali, ortaggi e vigneti che rappresentano una risorsa fondamentale per il comune.
Proprio questa caratteristica ha portato da una parte i giovani locali ad allontanarsi e a cercare fortuna in luoghi non legati solo all’agricoltura e dall’altra a spingere nuovi giovani migranti verso i Cinque Siti Reali che proprio per le loro piccole dimensioni e minore attrattività rispetto alle grandi città, si sono trovate in molti casi per la prima volta a confrontarsi con le sfide dell’integrazione.
Si è inteso dunque lavorare sul concetto di comunità, sui valori comuni, sulle visioni future che appartengano e leghino insieme giovani ed adulti, migranti e cittadini
Si è preso spunto dal tema della celebrazione dei 250 anni della Città, coinvolgendo attivamente in tale processo diversi attori locali, al fine di definire possibili indirizzi condivisi e valide strategie di coinvolgimento, insieme a efficaci regole per l’attuazione di progettualità diffuse; nonché porre le basi per una rete solidale di sostegno e promozione della città che riunisca differenti categorie – cittadini, nuovi cittadini,commercianti, associazioni, operatori culturali, imprenditori - per creare sinergie inusuali e inconsuete
Il progetto di co-progettazione per la celebrazione dei 250 anni dalla fondazione di Carapelle nasce dunque con l'obiettivo principale di coinvolgere la comunità locale, nella definizione di un programma condiviso di eventi e iniziative. Il percorso partecipativo ha mirato a valorizzare l'identità storica, culturale e sociale del territorio, incentivando una progettazione collaborativa e sostenibile.
L’importanza di un approccio partecipativo risiede nella possibilità di rendere i cittadini attori protagonisti della trasformazione del proprio territorio. Un anniversario significativo come quello dei 250 anni ha rappresentato non solo un’occasione per celebrare la storia locale, ma anche un’opportunità per riscoprire e rafforzare il senso di comunità. Attraverso focus, O.S.T, laboratori e attività co-progettate, è stato possibile stimolare il dialogo tra diverse generazioni e categorie sociali, promuovendo un confronto costruttivo sulle prospettive future di Carapelle.
Il progetto si è inserito in un più ampio contesto di valorizzazione del territorio, in cui la riscoperta delle tradizioni locali si coniuga con la necessità di costruire nuove narrazioni identitarie capaci di attrarre e coinvolgere diverse fasce di popolazione. La memoria storica, infatti, non è solo una testimonianza del passato, ma diventa uno strumento essenziale per immaginare un futuro condiviso. In questa prospettiva, la co-progettazione degli eventi per il 250° anniversario ha rappresentato un laboratorio di partecipazione attiva, un modello di riferimento per future iniziative di rigenerazione e sviluppo locale.
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